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pere politico, e per merito amministrativo tien seggio illustre ne’ fasti del governo di Roma.

Una gran soddisfazione del nostro cuore e quella di dover nominare, altresì, un vasto e luminoso intelletto, ricco per sua natura propria, sapiente in patrologia, nodrito de’ sagri testi, la cui scienza si effonde nel linguaggio, come i profumi d’Aronne su tutte le vesti del Gran Sacerdote, e che fa posare la saviezza de’ suoi pensieri sulla fermezza di una fede vivificante: il cardinale di Andrea.

Nè potremmo dimenticare un uomo di sapere e di azione, dotato di bella imaginazione e di fino gusto, che porta in sè un vivo sentimento dell’onore ecclesiastico, che apprezza col proprio cuore i servigi resi alla Chiesa, e l’attacamento alla Santa Sede, il cardinale Ferretti.

Non passeremo altresì sotto silenzio un de’ lumi del Sacro collegio, vero tipo dell’antico patriziato, gran signore romano in tutto il significato della parola, pieno di grazia e di nobile semplicità, caritatevole e generoso sino alla magnificenza, il cardinale Altieri. Non dimenticheremo neppure il cardinale Brunelli, e il cardinale Fieschi, ad un antenato del quale Colombo, tanta era la stima che ne faceva, fidò il comando della Biscaglina nel suo ultimo viaggio. ll venerabile decano del Sacro Collegio, Macchi, e i cardinali Patrizi, Morichini, Bofondi, Wiseman, Amat, Riario-Sforza, Gaude, Giusto Recanati, e Cajano d’Azevedo hanno pur essi fatto prova di una sincera benevole sollecitudine per la gloria di Cristoforo Colombo.

I Capi degli Ordini Religiosi, in cui vive e scorre, come il sangue nelle arterie, il pensiero della Chiesa, ci hanno del pari attestato il loro interesse per la memoria dell’Araldo della Croce: e ci gode l’animo citare il generale della Compagnia di Gesù, padre Becx, il padre Jandel, generale dei Domenicani conventuali; il padre Alfonso di Rumilly, procuratore generale de’ Cappuccini; il padre Trullet, rettore del collegio San Bonaventura; il padre Modena, teologo eminente, e segretario della Sacra Congregazione dell’Indice; il padre Filippo Rossi, poeta, letterato e segretario generale de’ Minori conventuali. La nostra affettuosa ricordanza deve particolarmente far menzione di un