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330 | libro quarto |
Noi non possiamo ammettere l’opinione di Navarrete, fondata su questa teorica, lorchè giudicando Colombo, dice che «i suoi difetti voglionsi attribuire alla natura ed alla fragilità umana, e furono probabilmente il risultato dell’educazione che ricevette; della carriera che abbracciò e del paese in cui nacque, paese ove il traffico ed il negozio1 formavano il principal ramo della ricchezza, pubblica e particolare2.» Noi non crediamo a questa trasmissione originale delle virtù o dei vizii di una nazione ne‘ privati che la compongono; perocchè, allora, ogni membro dell’aggregazione s’impronterebbe egualmente del medesimo carattere e delle medesime predisposizioni. L’esperienza smentisce questa inezia in maschera di dottrina: nessuno istinto di traffico, nessuna abitudine di cambio e di banco traspare dagli atti amministrativi di Colombo.
Non accettiam neppure l’opinione di Washington Irving, espressa secondo il medesimo sistema3: «gli uomini segnalati sono un composto di virtù e di debolezze. La loro grandezza procede in gran parte dalla lotta che sostengono contro le imperfezioni della loro natura; e le loro più nobili azioni nascono talvolta dalla lotta delle loro qualità opposte4.»
- ↑ Navarrete suppose in Colombo l’istinto mercantile, quella finezza genovese, che ha una rinomanza proverbiale, di cui parla Humboldt; ma Colombo non mai commerciò, nè speculò, nè possedette, nè mai in alcun atto della sua vita egli discese fino alla finezza; poichè in fine la finezza non è che l’astuzia colla coperta dello spirito, e l’astuzia e l’artifizio non sono l’arme dei forti: Armatura fortium.
- ↑ Navarrete, Coleccion de los viages y descubrimientos que hicieron por mar los Espanoles, etc. — Introduction, § lvii.
- ↑ Washington Irving, Storia della vita e viaggi di Cristoforo Colombo, tom. IV, c. v, p. 41.
- ↑ Vale a dire, in altri termini, che la loro mollezza crea la loro energia, e la loro debolezza la loro bravura! Come mai il contrasto delle qualità opposte alle nobili azioni, donde avrebbero a sortirne dei vizi, ottiene delle virtù, la grandezza il sublime? Sfidiamo anima qualunque vivente a darci di ciò la spiegazione. Considerate a qual alto grado di assurdità può giungere questo moderno sistema di biografia. Pur veggasi di quali inezie appaghinsi gli addetti della scuola razionalista.