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II.

Addio sale dai parati di damasco, dai soffici tappeti, e culla coperta di trine. Addio ninnoli eleganti, bambole dagli occhi azzurri, balocchi divertenti; addio gattino bianco e bambinaia svizzera; non so come mi foste rapiti tutt’a un tratto, nè so come fui trasportata in quei vasti stanzoni bianchi e disadorni, con una fila di letti allineati come tanti reggimenti di soldati, oppure con delle panche di legno e delle tavole lunghe lunghe interminabili.

E nulla, nulla che mi rammentasse la