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— Faccia il suo comodo, signora, e se crede di prendere qualche cosa....

— No, grazie, non ho bisogno di nulla.

Così, cogli occhi socchiusi, in quell’angolo nascosto accanto all’invetriata stetti non so quanto tempo col cuore che pareva dovesse scoppiarmi, poi mi parve vedere, come in un sogno, il vestito turchino uscire a piedi dal portone della casa dirimpetto e dirigersi verso la piazza del Duomo, e poco dopo mio marito colla sua aria tranquilla dirigersi verso la stessa parte.

Io rimasi ancora un po’ di tempo quasi inchiodata al mio posto, poi feci uno sforzo, mi alzai e dissi:

— Ora posso andarmene, mi sento meglio, — e uscii in mezzo alla strada fangosa colla pioggia che cadeva più forte, senza ombrello, non badando a quell’umidità che m’avvolgeva tutta nella tristezza di quella giornata uggiosa.