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224 | l'ultimo capitolo |
ci fosse il cuore d’un’eroina; ed essa era tutta orgogliosa degli elogi di suo marito, e non si era mai trovata tanto felice come in quel giorno.
Anch’io ero tutta lieta di ritrovare alfine la mia Dora allegra e contenta come quando era fanciulla, e avendo a cuore anche la felicità di Amelia, dissi a mio figlio:
— Vedi che non è proprio la ricchezza quella che forma la felicità, e potresti acconsentire al matrimonio di Amelia col suo ingegnere; io mi sono informata ed ho saputo che è un giovane a modo, e se non è ricco guadagna colla sua professione tanto da poter vivere agiatamente colla famiglia.
— Voi donne siete tutte romantiche ad un modo, — disse mio figlio; — però, visto che si può essere ingannati e credere ricco anche chi non lo è, fate pure voi che io me ne lavo le mani.
Era rimasto indispettito d’aver preso un granchio riguardo al matrimonio di Dora, e non volea impicciarsi più in simili faccende.