Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/235


l'ultimo capitolo 221


trattata con rispetto ed anche con una certa confidenza, sicché appena ricevuto il mio viglietto, venne subito senza farsi aspettare.

Non gli dissi d’aver parlato con Dora, soltanto gli narrai la scoperta fatta a proposito delle perle, e lo rimproverai di trattare la moglie in modo da costringerla a vendere un ricordo di famiglia.

Egli si mostrò molto mortificato di questo fatto, e mi confessò che la sua unica colpa era di non esser ricco come tutti lo credevano e come l’aveva creduto anche mio figlio, ch’egli avea, è vero, delle campagne ma gravate di debiti, che prima non aveva avuto il coraggio di dirlo a mio figlio per timore che non gli accordasse la mano di Dora, amandola più di sé stesso, e poi non aveva avuto il coraggio di svelarlo alla moglie per tema di affliggerla troppo; e così volendo darsi ad una assoluta economia per riuscire a pagare i suoi debiti e a liberare le sue possessioni _ dalle ipoteche, figurava d’essere avaro; si mo-