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chezza; egli invece incolpava la moglie d’esser stata la sua rovina col suo lusso e la sua vanità; in conclusione, come era da prevedersi, fu un matrimonio sfortunatissimo, gli sposi divennero ben presto la favola del paese. Ma di chi la colpa?

Di mariti ce n’è di varie specie, e lo studio della donna deve esser di scegliere se è possibile quello che è più conveniente alla sua indole e alle sue aspirazioni, poi di trarre il miglior partito dalle sue buone qualità e sopportare pazientemente i suoi difetti. A voler fare lo schizzo delle differenti varietà di mariti non basterebbe un volume e ancora non ci si riuscirebbe. C’è il marito che s’occupa d’affari, che avrà l’umore variabile come le azioni della Borsa, e secondo andranno i suoi interessi; c’è il marito ozioso, che per crearsi un’occupazione sarà capace di tor-