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4 il marito


tutti gli altri, capace di leggere il giornale durante il pranzo, invece di stare ad ascoltare le liete storielle che si vorrebbe raccontargli, e di preferire il circolo e la compagnia degli amici alla nostra; ha il coraggio di rifiutarsi di condurci al teatro o in società, ed ha il cattivo gusto di borbottare se ci facciamo un vestito nuovo, invece di stare in estasi ad ammirarlo. Allora sì che diventa un tiranno, un marito cattivo, insopportabile, quantunque sembri una contraddizione che una cosa tanto desiderata prima si cangi per delle inezie in una cosa disprezzata o per lo meno indifferente. Ma il male è che appunto si fa il contrario di ciò che si dovrebbe; prima, quando si teme che scappi, tutto è buono, si è di facile contentatura; dopo, quando non scappa più, non si transige su nulla, non si vuol avere un po’ di sofferenza, e si piglia tutto in cattiva parte.

Invece una volta che non c’è più rimedio bisognerebbe fare di necessità virtù, e i mariti pigliarli come sono, colle loro