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152 in campagna


aumenterà sempre più al contatto dei fiori, che sono i figli più fragili e più gentili della natura. Quel fanciullo invece che si divertirà a tormentare e mutilare gli insetti, a strappare i nidi ai poveri uccelletti, ci rivela invero un animo molto cattivo, e dovrà essere nostra cura distruggere il germe di quella barbara tendenza; ricordiamoci che un principe si divertiva, da piccino, ad uccidere le mosche; divenne, quando fu adulto, nientemeno che il feroce Domiziano. Però i fanciulli, quando sono in campagna, conviene lasciarli un po’ liberi, e non tormentarli ad ogni istante per tema che si facciano male; basterà far loro conoscere i pericoli, e purché abbiano un po’ di buon senso e siano avvezzi all’obbedienza cercheranno di evitarli; va bene tenerli d’occhio, ma non stiamo ad annoiarli, se s’arrampicano sopra un pendìo per raccogliere un fiore o sopra un alberello per cogliere un frutto. Essi che hanno le membra snelle e pieghevoli e non indurite come le nostre, possono permettersi impunemente