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in campagna | 151 |
fosse possibile per qualche mese, le mura cittadine ed andassero a correre fra i campi aperti e a respirare a pieni polmoni l’aria balsamica della campagna. Simile divertimento è concesso ai poveri e ai ricchi; i fiori sono gemme che crescono a benefizio di tutti, e tutti si possono riposare sopra i tappeti di verdura, che a mio gusto sono migliori degli splendidi tappeti orientali dei nostri salotti.
Nei campi ci si sente migliori; i nostri pensieri sono più puri, più sincere sono le parole che sgorgano dal nostro labbro, e mi pare che fuori dell’ambiente convenzionale della città ci si faccia conoscere meglio tali quali noi siamo coi nostri difetti e le nostre virtù.
Anche i nostri figliuoli sentono la medesima influenza; e in mezzo ai campi lasciano scoprire più facilmente le loro tendenze e il loro carattere. Quella fanciulla che sta tutto il giorno in mezzo ai fiori, e ne fa delle ghirlande e dei mazzolini, ci mostra la gentilezza dell’animo suo, che