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i figli | 89 |
di dolori profondi, d’ore serene e di momenti di grandissima inquietudine.
Però, pensare ai figliuoli così in astratto, è una bellissima cosa e piena di poesia, ma all’atto pratico è una faccenda molto diversa, specialmente per la madre che ha, si può dire, fino da quando sono nati, tutta la responsabilità della loro educazione.
Se ne ha uno solo è facilissimo che diventi un tiranno; se ne ha molti, deve rinunciare a tutto e a tutti, per non vivere altro che in mezzo alla sua piccola tribù.
Per esempio: li ha lasciati per qualche momento in giardino lieti e felici, a correre e saltare, ed essa intanto pensa di occuparsi di qualche faccenda domestica.
Tutto ad un tratto ode gridare; abbandona il suo lavoro e corre pallida, tremante, senza fiato, a vedere ciò che è successo; spesso è un falso allarme, ma intanto la poveretta ha sofferto per un momento una terribile inquietudine. Qualche altra volta le sono tutti intorno, e non le lasciano un momento di pace; uno s’è fatto male ad