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capitolo xl. | 241 |
28. Mosè rispose: Io cerco un ricovero presso colui che è il mio Signore, ed il vostro, contro gli orgogliosi che non credono al giorno del conto.
29. Un credente della famiglia di Faraone, ma che dissimulava la sua credenza, disse loro: Ucciderete forse un uomo perchè dice: Adoro Dio, ch’è il mio padrone, e che viene accompagnato da segni manifesti? S’egli mentisce la sua menzogna ricaderá su lui; se dice il vero, farà cadere su voi una di quelle disgrazie di cui vi minaccia, imperciocchè Dio non dirige i trasgressori, ed i bugiardi.
30. Popolo mio! (diceva ancora) oggi voi comandate, e fate bella figura sulla terra; ma chi ci difenderà contro l’ira di Dio se ci visiterà? Io non vi fo vedere, rispose Faraone, che ciò che veggo io stesso, e vi guido sopra una strada dritta.
31. L’uomo che aveva creduto allora disse loro: Popolo mio! io temo per voi il giorno simile al giorno dei partiti1,
32. Il giorno simile a quello del popolo di Noè, d’Ad, è di Themud,
33. E di coloro che lor succedettero. Nonostante Dio non vuol opprimere i suoi servi.
34. Popolo mio! temo per voi il giorno in cui gli uomini si chiameranno gli uni e gli altri,
35. Il giorno in cui sarete respinti e precipitati nell’inferno. Non avrete allora veruno che vi protegga contro Dio, poichè chi servirà di guida a colui che Dio smarrisce?
36. Giuseppe era già venuto fra voi accompagnato da segni evidenti; ma voi non avete cessato di dubitare della verità de’ medesimi fino al momento in cui morì. Dicevate allora: Dio non risuscterà più alcun profeta dopo la sua morte. Così Dio smarrisce i trasgressori, e chi dubita.
37. Quei che disputano sui miracoli di Dio senz’aver ricevuto alcun argomento per prova, sono odiati da Dio, e dai credenti. Dio appone il suggello sul cuore d’ogn’uomo orgoglioso, e ribelle.
38. Faraone disse ad Haman: Fabbricami un palazzo acciò io possa giungere in quelle regioni,
39. Le regioni del cielo, e ch’io salga presso il Dio di Mosè, giacchè lo credo mentitore.
40. Così fu che le azioni colpevoli di Faraone parvero belle a’ suoi occhi: egli s’allontanò dal cammino di Dio; ma le macchinazioni di Faraone furono totalmente inutili.
41. L’uomo che avea creduto (fra gli Egizi) diceva loro: Popolo mio! seguite i miei consigli, io vi condurrò sulla via dritta.
42. Popolo mio! La vita di questo mondo non è che un usufrutto; quella dell’altro è una dimora durevole.
43. Chiunque avrà fatto il male non riceverà in compenso che il male; chiunque avrà fatto il bene (sia uomo, o donna) e che avrà creduto, sarà nel numero degli eletti ch’entreranno in paradiso, e vi godranno di tutti i beni senza conto.
44. Io vi chiamo alla salvazione, e voi mi chiamate al fuoco.
45. Voi m’invitate a non credere in Dio, e ad associargli delle divinità di cui non ho alcuna conoscenza, ed io vi chiamo al Possente, all’Indulgente.
46. In verità, le divinità a cui mi chiamate non meritano punto d’esser in-
- ↑ La parola el ahzab, plurale di hizb, che traduciamo per partiti, e che è reso in altre traduzioni per confederati, s’applica nel Corano agli antichi popoli dell’Arabia, come Ad, Themud, etc. ed al tempo di Maometto alle diverse tribù che formavano alleanze temporarie.