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capitolo xxv. 181


43.  Quando ti vedono ti prendono in derisione. È forse quest’uomo che Dio ha mandato, dicono, per essere un apostolo?

44.  Poco è mancato che non ci abbia fatto abbandonare i nostri Dii, se non avessimo mostrato costanza. Quando vedranno avvicinarsi il gastigo, impareranno chi di noi s’è più allontanato dal sentiere retto.

45.  Che te ne pare? Prenderai tu a difendere la causa di quei ch’han prese le proprie passioni per loro Dii?

46.  Credi forse che la maggior parte d’essi senta, o comprenda? Sono come bruti, e più che bruti, allontanàti dalla strada dritta.

47.  Hai tu osservato come il tno Signore distende l’ombra? Se volesse, la renderebbe permanente. Abbiamo destinato che il sole sia la sua guida;

48.  E poi la diminuiamo con facilità.

49.  Egli vi dà la notte per mantello, ed il sonno per riposo. Ha dato il giorno per operare.

50.  Manda i venti come precursori delle sue grazie. Noi facciamo scendere dal cielo l’acqua pura,

51.  Per far rivivere per essa una contrada morente; con essa dissetiamo le nostre creature, ed un numero infinito d’animali, e d’uomini.

52.  Noi la facciam serpeggiare da tutte le parti in mezzo a loro, affinchè si ricordino di noi; ma la maggior parte degli uomini si ricusa a tutto, fuorchè ad esser ingrata.

53.  Se avessimo voluto avremmo mandato ad ogni città un apostolo.

54.  Non ceder punto agl’infedeli, ma combattili vigorosamente con questo libro.

55.  È Dio che ha avvicinato i due mari, l’uno d’acqua dolce, e rinfrescante, l’altro d’acqua salsa, ed amara, ed ha collocato fra essi uno spazio, e barriere insormontabili.

56.  È lui che crea d’acqua gli uomini, e che stabilisce fra essi i vincoli di parentela e d’aflinità. Il tuo Signore è onnipotente.

57.  Piuttosto che Dio adorano ciò che nón pnò esser loro nè utile nè nuocevole. L’infedele è l’ajutante (del diavolo) contro il suo proprio Signore.

58.  Non t’abbiamo mandato che per annunziare, e minacciare.

59.  Di’ loro: Non vi domando altra mercede che di vedervi prendere la strada che conduce a Dio.

60.  Poni la tua fiducia nel Vivente che non muore mai; celebra le sue lodi. Ei conosce abbastanza i peccati de’ suoi servitori. Ha creato i cieli e la terra, e tutto ciò che si trova fra loro, nello spazio di sei giorni; poi è andato ad assidersi sul trono. Egli è il Misericordioso. Interroga su lui gli uomini istrutti.

61.  Quando si dice loro (agl’infedeli): Prostratevi dinanzi al Misericordioso, domandano: Chi è il Misericordioso1? E dovrem noi prostrarci dinanzi a ciò che ci dici? Ed il loro allontanamento s’accresce.

62.  Benedetto sia colui ch’ha posto sul cielo i segni del Zodiaco, che vi ha sospeso la face2 e la luna che illuminano.

63.  Ha stabilito la notte ed il giorno che si succedono per ordine, per quei che vogliono pensare a Dio, e ringraziarlo.

64.  I servi del Misericordioso sono quei che camminano con modestia, e che rispondono: Pace! agl’ignoranti che dirigono loro la parola;

65.  Che passano le notti a pregare Dio, prostrati, o in piedi;

66.  Che dicono: Signore! allontana da noi il supplizio dell’inferno, poichè

  1. Ved. cap. 13, vers. 20, nota.
  2. La face vuol dire qui il sole.