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124 | il corano, |
19. L’inferno gli ha ingojati, e saranno dissetati con un’acqua infetta.
20. La inghiottiranno a piccole goccie, e passerà a stento; la morte piomberà su loro da tutte le parti, e non morranno. A ciò succederà un tormento terribile.
21. Le opere degl’increduli sono simili alla polvere di cui s’impadronisce il vento in un giorno tempestoso. Essi saranno impotenti a cagione delle loro opere, e certamente è uno smarrimento ben lontano (dalla vera strada).
22. Non vedete forse che Dio ha creato in tutta verità[1] i cieli, e la terra? Se vuole, può far tutto sparire, e fare una nuova creazione.
23. Ciò è ben facile alla di lui possanza.
24. Tutti gli uomini compariranno dinanzi a Dio; i deboli diranno ai potenti: Noi seguivamo i vostri passi, non potreste toglierci un poco di gastigo di Dio?
25. Essi risponderanno: Se Dio ci avesse diretti, vi avremmo servito di guida. Per noi è la stessa cosa il lagnarci de’ nostri tormenti, o il soffrirli in silenzio. Non vi è scampo per noi.
26. E quando tutto fu finito, satana lor disse: Dio vi ha fatta una promessa vera. Anch’io vi ho fatte delle promesse, ma vi ho ingannati. Io non avea verun potere su voi.
27. Non ho fatto che chiamarvi, e m’avete risposto. Non mi rimproverate, rimproverate voi stessi. Io non posso darvi alcun soccorso, nè riceverne da voi. Quando mi ponevate a fianco di Dio, io non mi credeva certo d’essergli eguale. Gl’ingiusti non meritano che un gastigo doloroso.
28. Quei che avranno creduto, e fatto buone opere, saranno introdotti nei giardini bagnati da correnti d’acqua; vi soggiorneranno eternamente per volere di Dio. Saranno salutati colla parola: Salute.
29. Non sapete voi a che cosa Dio assimila la buona parola? È un albero le cui radici sono solidamente attaccate alla terra, ed i cui rami s’inalzano ne’ cieli.
30. Essa (la parola) porta i frutti ogni stagione. Il Signore parla agli uomini in parabole, affinchè riflettano.
31. La parola cattiva è come un albero cattivo; essa è a fior di terra, e non ha alcuna solidità.
32. Dio rassicurerà i credenti in questa vita, e nell’altra colla parola immutabile. Smarrirà i malvagi, poichè Dio fa quello che vuole.
33. Non vedi tu quegli uomini che, pagando d’ingratitudine[2] i benefizj del Signore, hanno fatto scendere i loro popoli nel soggiorno della perdizione?
34. Nell’inferno, dove saranno abbruciati? Che soggiorno terribile!
35. Essi danno a Dio degli eguali per perdere gli uomini dalla via del Signore. Di’ loro: Godete, godete, il vostro ricettacolo sarà il fuoco.
36. Di’ ai miei servi che credono, che devono far la preghiera, e far l’elemosina de’ beni che loro accordiamo, in segreto, o in pubblico, prima che arrivi il giorno in cui non vi sarà più nè traffico, nè amicizia.
37. È Dio che ha creato i cieli, e la terra, fa piovere l’acqua dal cielo, per essa fa germogliare i frutti che vi alimentano; vi ha sottomesse le navi che varcano il mare per suo ordine; ha sottomessi i fiumi per vostro bene; ha sottomesso il sole e la luna, seguendo il loro corso nei loro giri; fa servire il giorno, e la notte a’ vostri bisogni; vi ha dato tutti i beni che gli avete domandati. Contate i benefizi di Dio, se lo potete. Ma l’uomo è ingiusto, ed ingrato!
38. Abramo diresse a Dio questa preghiera: Signore facci godere in questo