Pagina:Continuazione e fine della Replica del dottor C. Cattaneo alla Risposta dell'ing Giovanni Milani.djvu/54


DELL'INGEGNERE MILANI 399

ed altri ancora quanti ne occorrerà, come gli pare, e dove gli piace; e che se non obediscono, li farà condannare nei milioni e nelle spese!

Il sig. Milani invece di cancellare i passati errori, nella sua risposta ne fece altri nuovi. Parlando della larghezza delle rotaje, egli citò il nuovo sistema, introdutto da Brunel sulla Grande Occidentale. Il principio fondamentale del sistema Brunel è l’ampiezza delle ruote, che hanno circa nove metri di circonferenza. Quell’ardito ingegno osservò che, se sotto i colpi dello stantuffo l’asse della ruota compie un giro in un dato tempo, la di lei circonferenza deve moversi con tanto maggior velocità quanto ella è più grande. E siccome la ruota s’inoltra, applicando la sua circonferenza alla guida: così il tratto di rotaja, ch’ella percorre in ogni giro, è proporzionale alla circonferenza stessa. È come dire che chi ha le gambe più lunghe fa i passi più lunghi; i raggi della ruota sono le sue gambe. E perciò si ottiene una spaventevole velocità. Tuttavia la prima mira del sig. Brunel non fu quella d’ottenere cogli stessi colpi di stantuffo una maggior velocità, bensì d’ottenere la stessa velocità diradando i colpi dello stantuffo, e risparmiando il rapido logoramento della machina. Ma quando si vide in pugno l’arbitrio d’una maggior velocità, cangiò pensiero, e le pospose il pensiero dell’economia. Ora la maggior grandezza delle ruote, importa uno sforzo maggiore; bisogna ridurre in vapore maggior massa d’aqua: 3600 litri in un’ora invece di 1000 o 2000; il cilindro, entro cui si muove lo stantuffo, dev’avere un diametro maggiore: 0m,40 invece di 0m,27 a 0m,33. Tutto il corpo della machina riesce più gigantesco; e quindi, per ultima conseguenza, richiede una maggior base, cioè una rotaja larga più di due metri e un ottavo (2m,13). Il difetto del sistema, oltre al maggior dispendio, è nell’inerzia di quella malagevol massa, difficile a lanciarsi, difficile a fermarsi, è per così dire nella sua statura, là dove appunto risiede il principio della sua forza. Ma questo principio non è nella mera larghezza delle rotaje; e queste possono tenersi, e si tengono, più o meno larghe, anche senza adottare il sistema Brunel, e conservando alle ruote l’ordinaria loro dimensione. Col che, potendosi crescere la potenza della machina, senza accrescere la circonferenza delle ruote, invece della massima