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Illustre Sindaco!



L

a memoria grande e cara che quì ci raduna mi toglie di rispondere alle di Lei parole, troppo gentili per me ed immeritate, con altre, che potrebbero parere di convenzione, e non rispecchierebbero se non ciò che io sento di me. Ma quando ieri sotto le volte del Famedio di Milano, Ella con voce commossa dichiarava di ricevere per la sua cara Città natale il sacro deposito che Milano le restituì, io, ascoltandola, lessi nel di lei cuore: e sento ch’Ella ora legge nel mio, mentre ringrazio il primo magistrato di Modena di avermi chiamato, nel nome della sua Città, a scioglierò verso la memoria di Paolo Ferrari un debito che per me non è solo d’Italiano, non è solo di artista