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160 ARISTOFANE



paflagone

Ferri son d’altrui bottega!
Ti denuncio ora ai Pritani
perché pigli le budella
sacre ai Numi di soppiatto,
e non paghi la gabella!
Strofe A C0R°
Empio, sozzo, strillone, pieno è il paese intero
e l’assemblea di tua temerità,
e ogni ufficio e gabella e dicastero!
Tu che smuovi il motriglio, che la nostra città
tutta hai posta a scompiglio,
che assordata Atene nostra hai con gli urli, c sopra il sasso
della Pnice, come tonni i tributi aspetti al passo!

paflagone

Con la suola delle scarpe, questo intrigo s’apparecchia!

salsicciaio

Già, sei pratico di suole, tu, come io della busecchia!
Ai bifolchi ritagliavi suole tu del peggior bue,
in tralice, che sembrassero spesse bene. E crescean due
buoni palmi, dopo averle solo un di’ portate in giro!