Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu/261

150 ARISTOFANE



servo a

Povero,me, perché non te ne stimi
degno? Ti riconosci qualche buona
qualità? Me n’hai l’aria! Sei di buona
famiglia?

salsicciaio

Per gli Dei, no, di gentaglia!

servo a

Felice te, che sorte! Che gran numero
per la vita politica!

salsicciaio

Brav’uomo,
non ho punto istruzione! Appena appena
so l’alfabeto, e anche questo alla peggio!

servo a

È questo il solo guaio, che, sia pure
alla peggio, lo sai! Guidare il popolo
non è più cosa per un uomo culto
né costumato, ma per un bestione,
per un lezzone 1 Ah! non respinger quanto
t’offron gli Dei, secondo quest’oracolo!