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I CAVALIERI 137


1 CA VAL1ERI
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lui quello che impastato avevo io!
E noi ci scaccia, e non lascia che altri
serva il padrone; e mentre questi pranza,
gli sta vicino, e scaccia.... gli oratori
con una sferza di cuoio; e gli recita
degli oracoli: il vecchio ne va in estasi!
Quando poi te lo vede incitnillito,
fa il suo mestiere; e a furia di menzogne
calunnia quei di casa; e poi la frusta
tocca a noialtri! — Il Paflagone gira
a interrogare i servi, li sgomenta,
scrocca regali con discorsi simili:
«Bosco, per me, vedete, se buscata
la frusta! O m’obbedite, o siete fritti
oggi stesso!» — E noi diamo. E se non diamo,
sotto i piedi del vecchio ci conviene
otto volte cacar quanto si mangia!
Al compagno
Dunque svelti, cerchiamo, amico mio,
verso qual via dobbiamo, a chi rivolgerci!

servo b

La via migliore è quella di battiamcela,
amico mio!

servo a

Ma come vuoi che sfugga
al Paflagone checchessia! Costui
ha l’occhio dappertutto; e tien le gambe
questa in Pilo, quell’aitra in assemblea.