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38 PURGATORIO. Come le pecorelle escoii del chiuso, Ad una, a due, a tre; e l’altre stanno, Tiniidette, atterrando l’occhio e’I muso;. E ciò che fa la prima, e l’altre fanno, Addossandosi a lei s’ella s’arresta. Semplici e quete, e lo ’mperchè non sanno;. Sì vid’io muovere, a venir, la testa Di quella mandria fortunata, allotta; Pudica in faccia, e nell’andare onesta.. Come color, dinnanzi, vider rotta La luce in terra dal mio destro canto, Sì che l’ombra era da me alla grotta;. Restàro, e trasser se indietro alquanto; E tutti gli altri che veniano appresso, Non sappiendo ’1 perchè, fero altrettanto.. — Senza vostra dimanda, i’ vi confesso Che questo è corpo uman, che voi vedete; Per che ’l lume del sole in terra è fesso.. Non vi maravigliate; ma credete Che, non senza virtù che dal ciel vegna, Cerchi di soverchiar questa parete. —. Così ’1 maestro. E quella gente degna: — Tornate, disse; intrate innanzi dunque, — Co’ dossi delle man’facendo insegna.. (L) ^nerrawrfo; abbassando, manca, la rupe a destra: l’ombra. (L) ’Mperchè: perchè. adunque verso la rupe. {?,L) Fa. Con.: Se una pecora si (SL) lioila. Poi (lerz. 33): // gitlasse da una ripa di mille passi, lume del sole in terra è fesso. tutte l’altre te andrebbono dietro: e 31. (D Resiaro: si fermarono, se una pecora, per alcuna cagione, al (SD Sappiendo. G. Villani. — passare d’una strada, satta, tutte Altrettanto. Purg., H, t. 26: Che l’altre saltano, eziandio nulla veq- mosse me a far lo simigliarne. Quegendo da saltare. E i’ ne vidi già sii modi famigliari sono ii terrore molle in un pozzo saltare, per una degli scrittori piccoli e l’amore de’ che dentro vi saltò, forse credendo grandi. saltare uno muro, non ostante che il 32 (L) Confesso: affermo. — Fesso pastore piangendo e gridando, colle dall’ombra, bracciae col petto dinnanzi si pa- (SLi Confesso: Inf., XXIV, t. 36: rava., Per li gran Savii si confessa. JEn., li:. (L) Sì: COSÌ. — Testa: i primi. Parens, confessa Dearn. — Allotta: allora, 33. (L) Soverchiar: montare ~ Pa(SL) Testa. Cron. As. Montale!- rete: monte, no: Marciando innanzi con una testa (SL) Senza. JEn, V: Haud equidem di cavalli. — Mandria. Ott.: Dio sine mente, reor,sinenumine Divùrn. non vuole se non della sua mandria. —Soverchia JEn., VI: Hoc superate — Pudica. Delicato elogio a Manfredi jugum. — Parete. Nei Salmi, muro ch’è della mandria; ma di lui, vi- sta per ostacolo qualunque sia (Psal. venie, non vero. XVII, 30).. (L) Ombra: Il sole gli era a 34. (L) Tornate con noi. — Inse