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CANTO XXXII. 381 41. Gianni del Soldanier credo che sia Più là, con Ganellone, e Tribaldello, Che aprì Faenza quando si dormia. — 42. Noi eravam partiti già da elio, Ch' i' vidi duo ghiacciati in una buca, Sì che r un capo all'altro era cappello. 43. E come il pan per fame si manduca, Cosi '1 sovran li denti all' altro pose Là 've '1 cervel s' aggiunge con la nuca. 44. Non altrimenti Tideo si rose Le tempie a Menalippo per disdegno. Che quei faceva il teschio e 1' altre cose. 45. — tu che mostri, per si bestiai segno. Odio sovra colui che tu ti mangi, Dimmi il perchè (diss' io); per tal convegno, Usciti contro i Guelfi dì Firenze, dov'era Legato del papa: gli fu ta- gliata la te-ita. Altri lo vuole inno- cente, l Beccaria eran faraigli.i pa- vese potente ; e nel 1290 si fec.ero signori della nutria (Vtii , VI, 65). — Sigò Gio YtìUn'i: Sìgir la gola. H (SL) Gianni Tradì i Gnibel- lini e li feoe cacciar da Firenze con Farinata lorcapo, e fu aoo al go- verno n.wello. [V.II , VII, 14 ] — P.ù là Dunque più re». — Gami- lune Anciie il Pulci p^M- Gino Gino di Maganza in Germania, celebre nelle favole cavallerr»,srhe, ^'ognato di Carlo Magno: lo traii a R m*, s- valle. [ V II VII 8) ] — Tnbal- dello. Tebaldo de' Ztmbrosi faen- tino limoli pazzo per dar meno sospetto, apii una notte la città a' Bolognesi nel I23D. specialmente per odio de' Lamb-^rtdzzi ricoverati in Faenza. Fu creato nobile di Bolo- gna ed t^hbì alt.i prlvil^^gi: mori dup» anni doiio in battaglia. 42. (L) Ci-'>pello: coariva {»L) Elio Nel Firenzuola; e vive npl ViMarno e n-'l Venuto. — Duo. Ugolino e l'arcives-tivo Rug- gieri; il orimo tradì lapairii; l'al- tro, la patria in prima servendo ai disegni d'Ujjolino, poscia lui slesso che dell'arcivescovo si fidava. Però son posti quasi sull'orlo della se- conda sfera, accanto alla terza : come Carlino fra i traditori de' congiunti e qae' della paina. — Baca. IN'on piano il ghiaccio; faceva buche e rialzi. 43. (L\ Sovran: quel di sopra. — S ag(4iuhue: -i congiiinge. (Fi Pin. Psal XIII, 4 : Dico- ranf. pUbf' -/ '»eam sicut escam panis. 4V (L S?. R empiii vo ; ma che rin- calza. — AUre: cervello, capelli, co- tenna (SD Ti'Uo Saettato nella bat- taglia di Tebe da Menalippo; pol- ene questi fa ucciso da Capaneo, si fece portare il fps-hio, e si mise a rodf^rlo (Stat , Vili), Pelr. : L'ira Tidèo in tal rabbi'i so^pime. Che vioiendo e' si 'Oic Menalippo. Di al- lusioni mitologicii •_, pfes-^ sul serio, abbondino -^n-.o le orose di Dm'e. Mon , 49; Volgo E'oq., 261. — Di- sde nio. Stai., 1 : hnmodicurn trae Tu lei 4.5 (L) Perchè dell'odio. — Con- vegno : i>.»i»<i (-.L) Umilili. Stazio, di Tideo che '^i rdlrf M-'n ilipo'i : .Voine lli/r- cmis bell'ire put-atts Tigrtbn< (Tuèb., IX) — Olio. Stazio, ivi: Rapiise... fai oda. — Convegno. Dal barbaro convenium.