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380 ■ INFERNO 33. Allor lo presi per la cuticagna, ' E dissi : — E' convorrà che tu ti nomi, O che capei qui su non ti rimagna. — 34. Ond' egli a me : — Perchè tu mi dischiomi. Né ti dirò chi i* sia, né mostrerolti, Se mille fiate in sul capo mi tomi. — 35. r avea già i òapelli in mano avvolti, E tratti glien avea più d' una ciocca, - Latrando lui, con gli occhi in giù raccolti; 36. Quando un altro gridò: — Che ha' tu, Bocca? Non ti basta sonar con le mascelle Se tu non latri? qual diavol ti tocca? — 37. — Omai (diss' io) non ve' che tu favelle, Malvagio traditor : eh' alla tu' onta, r porterò di te vere novelle. — 38. — Ya via (rispose), e, ciò che tu vuoi, conta. Ma non tacer, se tu di quaentro eschi, Di quei eh' ebb' or così la lingua pronta. 39. Ei piange qui 1' argento de' Franceschi. « r vidi, potrai dir, quel da Duera » Là dove i peccatori stanno freschi. « 40. Se fossi dimandato, altri chi v' era, Tu hai da lato quel di Beccheria, Di cui segò Fiorenza la gorgiera. 33. (L) Cuticagna: Ira il collo e 39. (L) Franceschi; Francesi, la nuca. (SL) Argento Karlandodi Fran- (SL^ Cuticagna. Arios. , XV : cesi, forsj coniraffa il loro argent. Astolfo intanto pè'- la cuticagna Va Ma sul serio nel Par., XVll : Non dalla nuca fin sopra le ciglia Cer- curar (inargento. — Daera. (Male- cawio.-. spini, e. MS) Baoso di Divara, cre- 34 (L) Perchè: per quanto. — Mo- monese; qumdo parie dell'armi di streroUi: »<• lo mostrerò pur con un Carlo d'Angió vennero per passare cenno — Tomi: caselli a colpirmi. l'Oblio, egli che poteva impedirnele, 33. (SIj^ Aoiolti. Petr. : le man le non si mosse; onde Cremona e la aveis^ io avoolte entro a'cupegliì sua patria gtiibellina perirono. L'ac- 36. (SL) Sonar ^n.,Xll: lacre- Cusano di venal tradimento. Certo puit mali^ e' ritenne per sé l'oro mandatogli (F) Bocca. Gregorio IV, Dlal da Mmfredi per assoldar gente e XXXIII: Buni bonoi in regno, et guernire il passo. Fu prode guer- mali mahxin >iup[)ticio cognuscunt : riero: morì lauino [ Vili., VII, 4.] in qua cogniione utriuaque partis 40 (L) Gorgiera : ^ol3i. cìtmului reciignitionii excrescit. (SL) Alfri. Non potè rlspar- 38, (L) Qiei : colui. miare a sé, ora largisce ad altri, l' in- (SL) Se. Semplice condizionale; famia. — Becc/ieria. Abate di Val- non d' augurio come nel X e nel lombrosa nel Fiorentino, e Generale XVI dell' Inferno. dell'ordine: traUò pe' Ghibellini