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CANTO XXXI. 373 tano dell'etere e della terra, il cui nome Dante forse con altri de- duceva non bene daAQy)q', come esecutore anch'esso di Marte, da Omero é rappresentato come difensore di Giove contro Pallade e Giu- none e Nettuno; da Virgilio è fatto compagno nella guerra contro Giove agli altri giganti. E Virgilio e Omero lo chiamano Egeone , il qual nome doppio attesta doppia lingua, cioè guerra di nazione o di razza , guerra simboleggiata dal contendere degli uomini contro gli Dei. E notisi che i monti i quali erano gli strali e le bombe di quella guerra, sono in Tessaglia; tessali i giganti, e rinomati i tessali cava- lieri, cioè patrizi!, daccliè patrizio e cavallo sono nelle storie prime una cosa. Notisi la forma de' nomi Aloeo, Briareo , Tifeo, che corri- sponde al derivato slavo de' casati in ev (1) e in ovj inasprita da' russi in ef e in of, sillaba che ne' Serbi è rarissima , e che mancava alla lingua di quella parte di Grecia, nella quale è tuttavia misto il san- gue slavo col greco; e for>e la stirpe slava venne di fuori conquista- trice, e però per alcun tempo si soprappose come nobile ai vinti, seb» t»ene essa per istinto e pei istituzione amasse la civile uguaglianza. Ultimo viene Anteo figliuolo di Nettuno; Anteo cui la favola dà qua- ranta cubiti e Io fa fratello a Busiride tiranno rammentato da Virgi- lio (2), vinto da Ercole anch'esso (3), dacché Ercole è la forza onesta soggiogatrice de' violenti : e Lucano fa Anteo ladrone, e accenna chia- ramente che il nome di lui viveva come cosa storica nella tradizione de' popoli d'Africa. Cosi da Plutarco abbiamo che il sepolcro d'Anteo fu ritrovato da un duce dell'armi romane (i) ; e sarà stato come il sepolcro d'Antenore. Della descrizione lunghissima di Lucano (5) ecco i versi a' quali segnatamente accennano quelli di Dante. Inde petit tumuloSj exesasque undique rupes (6), Antaei quae regna vocat non vana vetustas Nondum post genitos Tellus effeta Gigantas (7), Terribilem Libycis partum concepii in antris. Nec tam justa fuil terrarum gloria Typìion (8), Aut Tityos (9), Briareusque ferox (10): caeloque pepercit (li), Quod non Phlegraeis Antaeum sustiilit arvis (12). Hoc quoque tam vastas cumulavit munere vires Terra sui fetiis (13) latuisse sub alla (i) Il Greco nel vocativo perde la s ; lusingandolo : fion ci far ire a Tizio né e il vocativo è forse la forma più an- o Tifo (tt-rz. 42), e svoglia Dante dal tica del nome. vedere Briareo. (2) Georg , IlL (IO) Anco qui Briareo più feroce par (3) Ovid. in Ibin. nel volto (lerz 35). Sceglie a portatore (4) Euseb., Cron. il gigante più moderno e più moderato. (5) Phars , lY. Tra' prepolenti e tra gli impolenti edi- (6) Però forse Dante: Anteo che, ben ficatori di torri, ì più giovani son quasi cinqu* alle... uscio fuor delta grotta simpre i più moderali. (terr,38). (lì) E che, se fossi stato oli* alta (7) F^alura.., quando lasciò l'arte guerra De' tuoi fratelli , ancor par Disi falli animali (terz. 17) eh' e' si creda Ch* avrebber vinto i figli (8) Però qui lo chiama Tifo, e nel- delta Terra (lerz. 40-41). l'VIII del Paradiso, Tifeo, come Ovidio (12) Inferno, XIV : Alla pugna di e Virgilio. Cosi Leieo nel XIV dell' In- Flegra. ferno, Lete nel XXXIII del Purgatorio. (13) / figli della Terra (terz. 41). (9) Però Virgilio qui dice ad Anteo,