Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/501

INFBRNe 3^ 26. Poi disse a me: — Egli stesso s'accusa. Questi è Nembrotto, per lo cui mal coto Pure un linguaggio nei mondo non s' usa. 27. Lasciamlo stare, e non parliamo a vuoto: Che cosi è a lui ciascun linguaggio. Come '1 suo ad altrui; eli' a nullo è noto. — 28. Facemmo adunque più lungo viaggio, Vólti a sinistra: e, al trar d' un balestro, Trovammo P altro, assai più fiero e maggio. 29. A cinger lui, qual che fosse il maestro, Non so io dir: ma ei tenea succinto Dinnanzi l'altro, e dietro il braccio destro, 30. D' una catena, che '1 teneva avvinto Dal collo in giù; si che 'n sullo scoperto Si ravvolgeva infino al giro quinto. 31. — Questo superbo volle essere sperto Di sua potenzia contro al sommo Giove (Disse 1 mio duca): ond' egli ha cotal merto. 32. Fialte ha nome: e fece le gran pruove Quando i giganti fèr paura a' Dei. Le braccia, eh' ei menò, giammai non muove, — (SL) Sìga. In Toscana, sogatlo Nec desisterti a cogitationibns suis , e sogattolo è coneggiuola di cuoio ; donec eas opere compleant. In altri dialeiti, saga, corda. — Lui. 28 (L) Maggio : maggiore. Aletto in Virgilio : Cornuque recur- 29. (L) Che. Riempiilvo. — Mae- vo Tarlai eam intenait vucem , qua stro : arterif'e. proUnus omne ContremuU nemus, (iLi Maeitro. Inf., XVI f, t. 13. et i,ylvae intonue.re profundae. Au- -"Succinto. Mn., I : Succiuctaìn pha- diitet Tii'ioe longeluciu {JEn , Vii), retra, et maculoiae tegmine tyncis — Doga. Perciiè curvo. Inf.. XXVllI, 30. (L) Quinto : nella paiie del il corpo di Maomeilo esimile a una corpo ctie esce del pozzo, la catena botte senza una doga: qui un corno fu cinque aìri. è doga. (b) Avvinto. Jad., 6 : In judi- (F) Confusa. Amb. , de Poen. ♦ cium rnaifii'ìe diei vincutis aeternis XI, 6: Peccati dies cori'Uaionis ap- sub caligine reiercavit. Ael XX del- pellatur : coafusio ed enim quanao 1' Apocalisse il principe de' demonii Ch'istui negatur. é legalo. 2ò. (L) Cóto: pensiero della torre. 31. (L) Eisere: sperimentare. — -^Pure. solo. Merto: ricambio. ' (SD Coto. Par., Ili, 9: Da co- (SL) Merto Vili.. IX: E questi flfifo.-Qfid- ottrdcolante. sono i u.crUi de' tiranni. Giamball,: (K) JV-^./.ferof'O.^ .\ug. . de Civ. Merito a' suoi delitti. ::oaì, : Merito D^ijXIV 4: Gen., X, 8- — L'n G^^n , remuneiaHonii. XU ». 9 : E >it .. terra tabu unius .. (K) So'.rno JEn.A:JoveSummo. Confuiuin ed labium uni-iersae ter- 32 (L) Pruoce; addossar monn a rae. La Genesi non dti;e che quel monti per giungere al cielo. — Non della torre fosse pensierdt Nembrol- muove : ora legato. tè. ^ Colo. Gcn., XI, c (deli.i torre): (SL) Fialtz. Da E fialte. Come puma