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CANTO XXX. 353 18. La grave idropisia, che sì dispaia Le membra, con T omor clie mal converte, Che '1 viso non risponde alla ventraia, 19. Faceva lui tener le labbra aperte. Come r etico fa, che, per la sete, L' un verso '1 mento, e l' altro in su, riverte. 20. — voi che senza alcuna pena siete, E non so io perchè, nel mondo gramo (Diss'egli a noi), guardate, e attendete 21. Alla miseria del maestro Adamo. r ebbi, vivo, assai di quel eh' 1' volli; E ora, lasso!, un gocciol d'acqua bramo. 22. Li ruscelletti che de' verdi colli Del Casentin discendon giuso in Arno, Facendo i lor canali e freddi e molli, 23. Sempre mi stanno innanzi, e non indarno; Che r imagine lor via più m'asciuga Che '1 male ond' io nel volto mi discarno. 24. La rigida Giustizia che mi fruga, Traggo cagion del luogo ov' i' peccai, A metter più gli miei sospiri in fuga. 25. Ivi è Romena, là dov' io falsai La lega suggellata del Battista; Per eh' io il corpo, suso, arso lasciai. col collo, il manico ; il ventre, la chiesta de' conti di Romena, castello cassa. del Casentino, falsò le monete: bru- d8.(L)0»nor:umnr. — Fi >'o: magro, ciato in Fheiue. — Gocciol. Bocc. : (SL» Oifior. Nel convivio ed in Senz'areni entro Qocciol adacqua. Semiteiidi. 22 (L) Fre-idi: f>>s hi. (F) Omor. Som.: Priratio de- {<,Lì Predai. Frigidui per fre- bilae commenaur.Mtioniilni'iioiti'n eit sco In Virgilio (Georg., il, iH). de ruttone speciei aegritwtims — 2'i (I.) Innanzi: al pensiero. — Conoerle. Assiiiiila ; o : rivoijie a' Asciuga Prusc uaa di seie luoghi dove non dovrebbe". Co-i il (SL) Innanzi. Mri , X : Pallas, dottor Cloni. Som.: Virtutem nxtu Emnder, jw ipùs O'uniasnntocuUs. rae potc.ntem ad conce i tenium imil- 24 (Li Fruga: mi ri<'f>rc,;i le vene tum ciburri. coii tormento di sete. — Me'ter: farmi 19. (L) Lni. a lui. — Un: labbro. soSf^ir- re Li memoria uiè pena. (SL) Ricerte G. Vni : Ficeano (SL) Fruga, l'urg. , XVill : Io rivertire i caoalli e ergere indietro cui nuo;a òele .. trugaca. — Fuga. 20 ^F) Aiiendtte. J-^r Tiir., I, 12: Quasi lujrfrenii alk dolci arqae del voi tulli dir. passate dalli via, ai- (Jasemifio. Peir.; Ite, caldi sospiri, teniete e vedete s'egli è dolore conie al freddo core, il dolor mio 1). (L) Lega. Il fiorln d'oro aveva 21. (sL) Adamo. Bresciano, k ri- da una parie l'iniasine di s. Giovanni Dante. Inferno, 23 '354