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262 INFERNO 11. S' egli è che sì la destra costa giaccia, Che noi possiani nell'altra bolgia scendere, Noi faggirem l' imaginata caccia, — 12. Già non compio di tal consiglio rendere, Ch' io gli vidi venir con l'ale tese, Non molto lungi, per volerne prendere. 13. Lo duca mio di subito mi prese, Come la madre ch'ai remore è desta, E vede presso a se le fiamme accese, 14. Che prende '1 figlio e fugge e non s' arresta, Avendo più di lui che di so cura, Tanto che solo una camicia vesta. 15. E giù dal collo della ripa dura Supin si diede alla pendente roccia Che r un de' lati all'altra bolgia tura. 10. Non corse mai sì tosto acqua per doccia A volger ruota di mulin terragno, Quand' ella più verso le pale approccia ; 17. Come '1 maestro mio per quel vivagno, Portandosene me sovra ì suo petto Come suo figlio e non come compagno. 18. Appena furo i pie suoi giunti al letto Del fondo giù, eh' ci giunsero sul colle Sovresso noi : ma non gli era sospetto. 19. Che l'alta Provvidenza, che lor volle Porre ministri della fossa quinta, Poder di partirs' indi a tutti toUe, 11. (LI Giaccia: pendasi che pos- va. Turare. In Toscana dicesì non di slamo siracciolare giù. — Ciccia: solo il cliìudere soprapponendo, de' diavoli. tt>. (L) Approccia •- s'approssima (SL) Giaccia. Inf. , XIX, t. 12 : dov' è più rapida. Quella ripa che più giace. — Caccia. (SL) Doccia. Caro : Giunta l'ac- Loncordà colla sirniiiludine delUi qii'i a un dito vicino alV orlo ^ trova lepre, un doccione aperto donde se ?i' eue <4. (SL) Lui. Mn. , XI : Caro ed entra in una chiaveUa chela por- oneri tiniPt. la al fiump. i5. (L) Collo: SLV^ìno. — Diede: 17. (L) Vivagno: orlo. a])bindonò. —• Lati..,: è il smiìiro (SL) Vivagno. In'., XIV, t. 41. argine della bolgia sesta. —Figlio. Torna" questo titolo sp-ssa. (SL) Collo sua. Tlieb. , IX : 18. (L) Lc<<o : al piano. — G/i : vi. Parnassi... Colla. — Dura Inf,, XXI: — Sospetto : Wmore. Scoglio dtiro. — Diede. Georg., IV: (SL) Letto, l'urj?., Xli, t. ò. — Se jadu dedil aequorinaltum.Mn., Gli. l'ur^r., XIII, t. 3. XI . Dal sese {Invio. — Fmdenlc. 19. (L) Lor : 11. .En.,I ; .Vcopwiis pendmit&HS. — T'f- (SL) Ministri. Armannlno nel