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208 INFERNO 22. Così parlando, il percosse un demonio Della sua scuriada, e disse: — Via, Ruffiani qui non son femmine da conio. — 23. r mi raggiunsi con la scorta mia: Poscia, con pochi passi, divenimmo Dove uno scoglio dalla ripa uscia. 24. Assai leggeramente quel salimmo; E, vólti a destra, su per la sua scheggia Da quelle cerchie eterne ci partimmo. 25. Quando noi fummo là dov'ei vaneggia Di sotto, per dar passo agli sferzati, Lo duca disse: — Attienti; e fa che foggia 26. Lo viso in te di quest'altri malnati Ai quali ancor non vedesti la faccia. Perocché son, con noi insieme, andati. — 27. Dal vecchio ponte guardavam la traccia Che venia verso noi dall'altra banda, E che la ferza similmente caccia. 28. E '1 buon maestro, senza mia dimanda, Mi disse ; — Guarda quel grande che viene, E per dolor non par lagrima spanda. no tottavia. — Seno. Quasi vuoto go eterno. Lrn'.ano, del monte che voraginosocheinghioile.Jav.: Qnan- copr^T'fe-»: M'em'ì jrioieiP'iars, V). do Major acaritiae patuit sinus L'Oi- 23 (Li Vaneggia...: era vuoto per timo (lice che Ih ruflianeria ivi ger- dar passo ai dannati. — Attienli: mugliò per l'Universilà popolata di fermali — Feggia...: Prisca, venga gioventù spenditrioe. diritto a te il Imo aspetto. 22 (L) Scuri laa: frusta. — Da: (SLi AHienli Vit, «■< Padri: lo da venderti non mi po<.so atlenere ch'io non fra i^L) Parlando Luiconparlan' Ieri. — Feggia I<if., X: Scnlicr che do, al modo ialino: lalia oi-entem. ad una nnUa fiede. — S'-uriada S'urìa Vive nel V'-neto. 26 iL) Vi^o: vista. 23. Scorta: Virgilio — Dioenim- (SL) Faccia. (F. la terz. 9.) Si ma: Vf-nimoio. ferman sul ponte e volgono il vi-o (SL) Mi. Inf . XII. t 44: S^i rag- in diritfurii opposta a quella da cui giunge e... — Ripa Costet;giarouo son venuti lungo la rupe, finora'l'alio muro a sinistra, guar- 2'. (L) T' accia: (ila dando a destra : ora trovano un ponte (SLi Vecchio. Inf., X(I, t. 15: che si parte dal muro, e accavalcia Vecchia roccia. — Traccia. Inf. , il fosso, lo salgono, e si partono d;'lla XII. i 19. siauliata rocca, eterna, non ra.lm^a 2S (<L) Dimanda- Glielo mostra com^* qu^"!!" della ciira di Firenze. perch'eia un aniii-o Virgilio gì' in- 24. (L) Sheggia Ristava una stri- segna sempre! chiar uomini de' se- scia del masso per far da ponte. coli oiù remoti. — P^ir. Inf., XIV, (SL) Eterne. Inf., l, t. 38: Zmo- i.\6:La pioggia non par che Hmaluri.