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194 INFERN* 8. Lo bevero s'assetta a far sua gaerra; Cosi la fiera pessima si stava Sull'orlo che, di pietra, il sabbion serra. 9. Nel vano tutta sua coda guizzava, Torcendo in su la venenosa forca, Che, a guisa di scorpion, la punta armava. 10. Lo duca disse: — Or convien che si torca La nostra via un poco, infino a quella Bestia malvagia che colà si corca. — 11. Però scendemmo alla destra mammella; E dieci passi femmo in sullo stremo. Per ben cessar la rena e la fiammella. 12. E quando noi a lei venuti semo. Poco più oltre veggio in sulla rena Gente seder, propinqua al luogo scemo. 13. Quivi '1 maestro: — Acciocché tutta piena Esperienza d'esto giron porti, Mi disse, va, e vedi la lor mena. corso de' Fiorentini Usciti, furon da questi, pe'loro fini, empiuti di cibo e di vino, e commessi a morte certa. Forse accenna agi' imperatori tede- sclii, i quali volevano tenere 1' Italia e non la soccorrere , e non stavano, come suol dirsi , né qua né là. Di qui si vede come sola necessità lo movesse a invocare l'armi straniere ; quella, dico , ch'egli stimava neces- sità. 8. (L) Bp.vero : Castoro.-— Guerra: colla coda intorbida l'onda e piglia i pesci. — Orlo : orlo che , essendo di pietra, serra il sabbione. (SL) Bevero. Cosi anco la prosa antica. Questa guerra attesta Pietro. Io non n'entro mallevadore. — Pes- sima. Frase della Genesi.— ■ Orlo. 11 cerchio de' violenti era cinto d'un orlo di pietra : se no, Dan'e non sa- rebbe potuto scendere illeso dalle fiamme cadenti. 9. (L) Vano... : non la trasse a riva. — Forca: coda biforcuta. — Che. Case retto. (SL). Sco)-ptow.Purg., IX: Fred- do animale Che conia coda percuote la gente. (F) Vano. Significa la vanità e Instabilità della frode. — F»rca, Pie- rio Valeriano : Miele ha sulla 'bocca: occulto Vaculeo nella coda. Così gli uomini che con lingua blandiscono , di soppiatto feriscono. H. (L) Mammella: parte. — Ces- sar : cansar. S'avanzano alcuni passi sull' orlo per più allontanarsi dalla fiamma e dalla rena accesa com'esca, Inf. XIV. (SL) Mammella. Inf., XII : De- stra poppa. - Cessar. Nel convivio. Novellino : Cessar briga a coloro ed a me. Dino, pag. iO, (F) Destra. Fin qui avevan sem- pre svoltato a sinistra ; ora scendono a destra pur per andare a chi age- voli loro 11 viaggio. Poi , per iscen- dere la via dell' inferno, ripigliano sempre da manca. d2. (L) Scemo : all'orlo, al vano. (F) Scemo. Gli usurai stanno ultimi de' violenti, e contigui alla frode. 13. (L) Mena : il dimenarsi che fanno. (SL) Piena. Som : Habere ple- niorem notiUam.'— Mcna.lnf.,X\lV : serpenti... di sì diversa mena... Ram- menta anco 1' origine di agmen, da ago.