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CANTO XVI. 181 35. Così, giù d'una ripa discoscesa Trovammo risonar quell'acqua tinta, Sì che 'n poc'ora avria l'orecchia offesa. 36. Io aveva una corda intorno cinta; E con essa pensai, alcuna volta, Prender la lonza alla pelle dipinta. 37. Poscia che l'ebbi tutta da ma sciolta, Sì come '1 duca m'avea comandato; Porsila a lui aggroppata e ravvolta. 38. Ond'ei si volse invèr lo destro lato, E, alquanto di lungi dalla sponda, La gittò giuso in quell'alto barrato. 39. — E pur convien che novità risponda (Dicea fra me medesrao) al nuovo cenno Che '1 maestro con l'occhio sì seconda. — 40. Ahi quanto cauti gli uomini esser denno Presso a color che non veggon pur l'opra Ma per entro il pensier miran col senno! 33. (L) Tinta : rossa.— Ora: tem- po. — Olìe<a : assordata. (SL, Tinta. Inf , XIV. Nel VI: Acqua tmia. 36. (L) Intorno : al corpo. —Alcu- na: utid. — Alla: dalla. — Dipinta: maccbiata. (SL) D pinta. Inf., l. —Georg., Ili : Pictaeqiie volucreì. — Ov. Met., IV: Pic'ù . trenii. (F) Corda. Signiflca la mortiQ- cazlone Con cui Dinte sperò vincere la lussuria. Lu a (XII. 3^) : S^-ino i lombi co^iri pre'inli Som. : Il ginto denoti continenza. E <ignifl:a la buo- na fede per cui sperò trarre a ^é i Fiorentini , e ora spera matteggiare con la frod*'*. si cn<^ non gli possa far male. Is . XI 3 : E'-it jinfitia cinou- lum lumhorum ejus: et fide s cinctO' rium renum ejus Alla buona fede s'oppone la fr^le; della quale dice Il Poeta (Inf., Xli che recide il vin- colo d'amore Di che la fede xpeziil si cria. Questo poi della corda é sim- bolo tnoirflpiice : onde D^nie (Pur- gatorio, VII), di PjHtro d'Araffona: D'o'ìni valor por'ò cinta la corda ; cioè d'ogni bene. V. la nota alla l 23. S'aggiunge, ch3 Dante, come ter- ziario dei Francescani, nel Giovedì Santo avrà forse avuto indosso quel- l' abito e f]uel cordone, col quale mori (lelli.pag. 79) Altri perla corda Intende la fortezza, contraria insipmp. e alla lussuria e alla frode. Jo . XXI, 18 : Quan •' eri più giovane cinQeoi tt stesso e n^ andavi do<e ro- leni ; ma quando invecckierai, sten- derni le tue mani, e altri ti cing<"à e condurrà ^o>e tu non vuoi. — Di' pinta. J^-r . XHI 23: Si mutire po- lest jE hiips petlem suam, aut par~ dus v'trieiafei yua< ; et vos potei itis benefac^re cum didiceritii matun. 37. (L) Aggroppata: ctie chi s' ar- T'impioa, .s' affsrappi a' nodi. 38 (L) Lungi, perchè la non desse in un m^sso (SL) Di Novell., LXI : Molto di lungi da Roma. (F) Destro. Sempre nel bene la mossa è a destra. 39. (L) Novità: ci ha essere qual- cosa di nuovo. — Seconda: segue. (SL) Cenno Seguiva con l'oc- chio la corda per vedere se G<^rìone saliva : e getta quel segno, perchè 'I suon dell'a-qua non avrebb*» lasciato intendere ogni chiamata. Poi si con- vengono alla frode l taciti cenni. — Seconda. Mn. , VIII : Oculitque se- quuntur... nubem. 40. (L) Pur : sol.