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CANTO XVI. 179 23. 24. o-^ì 2(\

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— Se lungamente l'anima conduca L3 membra tue (rispose quegli allora), E se la fama tua dopo te luca; Cortesia e valor, di', se dimora Nella nostra città, si come suole; se del tutto se n'è gito fuora. Che Guiglielmo Borsiere, il qual si duole Con noi per poco, e va là co' compagni, Assai né cruccia con le sue parole. — — La gente nuova e i subiti guadagni, Orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza, in te ; si che tu già ten' piagni. Così gridai con la faccia levata: E i tre, che ciò inteser per risposta, Guatar l'un l'altro, come al ver si guata. — Se l'altre volte sì poco ti costa (Rispcser tutti) il soddisfare altrui; Felice te, che sì parli a tua posta. (SL) Promessi. Inf , I, II, X. (P) Fele. Jer, Vili, i4 : Ci die bere acqua di fide per clié peccammo al Signore. E IX , 15 [G] Dent. 29. Radix Qcnerans fel et amaritudinem. Som. : La perversità de* costumi è Va- maritndine della mente. — Pomi. Frolli in genere. Apoc. XVIH, 14: Le poma desiderate dalVanima tua, si partiranno da te. [C] Deut. 33. De pomis collium aeternorum. — Tomi. La meditazione (ielmale è un cadervi col pensiero per vederne gli effetti: e evitare di rovinarvi con l'opera. 22. (L) Sp: co-i. — Te: morto (SL) Coniuca. Jin., iV: Dnm fniritus /io5 reget artiis. Lucan-^ VI : Vivnites anima ij et adhuc sua mem- bra rcgentei. ì?('Ar. : Spirto gentil che quelle TTiembra reggi. — Luca. Para- disoXli : Laglorii loro imicme luna. 23. (F) Corleiia. In antico compren- deva oizni interna e I esterna genti- lezza Pirg , XVI ; In sul paese ch'A- dige e Po riga Solca valore e corte- sia trovarii. — Valor. Dan'»^ Conv. : Potenza di natura. E nel XXVI del Paradiso traduce omne bonum, oyni valore. 2i. (L) Per poco: da t)OCo in qua. (SL) Guiglielmo. Così anclie il Roccaccio, che in una novella lo chia- ma gentile cortigiano. Par che mo- risse vecchissimo verso il 1300 23. (L) La: la gente del contado arricchita. — Piagni: duoli. , (SL) Nuova, io questo senso ì Latini : homo noom. — Piagni. Bocc. : l' abbominevole avarizia de' Fioren- tini. (F) Guadagni. Co riaggi e con V usure, cosi l' ©ttimo.Nel Convivio cita Lucano, il quale fa le romane discordie ingenerate dalla ricchezza, Ja villssima delle cose. T'. il passo del Villani citato al Canto VII, t. 22. Ezech., XVI, 49 : Questa fu Viniquità di Soioma sorella tua : superbia, sa- tollanza di pane e abbondanza. Ari- stotile fra le cause della sedizione pone il guadagno. 26 (L) Guata: come si fa al senr tir dire il vero. (SL) Levata. Verso Firenze in atto d' ira , dì dolore , d' amore. — Guata. .En., XI : Olliobdupuere si- lentes, Conversique oculos inter se ntque oratenebant. L'italiano ha mag- giore efficacia. 27. (L) Altrui : domanda. — Posfa : franco. (:5L) Soddisfare. Lodano l'ar- dita sincerità del Poeta, ma non gliela predicono sempre cosi fortunata.