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CANTO X. 109 40. Dissemi: — Qui con più di mille giaccio. Qua entro è lo secondo Federico, E 1 Cardinale. E degli altri mi taccio. — 41. Indi s'ascose. Ed io invcr l'antico Poeta volsi i passi, ripensando A quel parlar che mi parca nemico. 42. Egli si mosse: e poi, cosi andando, Mi disse : — Perchè se' tu sì smarrito ? — Ed io gli soddisfeci al suo dimando, 43. — La mente tua conservi quel che udito Hai contra te (mi comandò quel saggio). E ora attendi qui. (E drizzò '1 dito.) 44. Quando sarai dinnanzi al dolce raggio Di quella il cui bell'occhio tutto vede. Da lei saprai di tua vita il viaggio. — 45. Appresso, volse a man sinistra il piede: Lasciammo il muro, e gimmo in vèr lo mezzo Per un sentier che ad una valle iìede. Che infìn lassù facea spiacer suo lezzo. 49. (SL) Feierico. Coronato dal Papa nel 1220 s'omunicato n^l i250. mori sen/H paciQcarsi alla Cfiiesa. Conv : Felcrico tu laico e chierico grande. L'Ott : Seppe latino e gre co e saracinesco : 1u largo , savio , operò d^arme ; fu ìusmrioo, soctao- mita e epicureo; fece a cia^icuni ca- porale citta te di Siciha e ai Puglia un torte « ricco caAelìo Di lai nel Xlll dell'Inferno. —Cardinale. Ot- taviano Ubaldinl , il qu^le etibe a dire (ma ora forse modn enf ifif^o) : Se anima è, io V ho perduta pe' Ghibel- lini Ctiiamaio pt-r antonomasia il Cardin le (G. Villani). (F) Mille. Inf . IX: Mollo Più che non credi son le tombe carche. Molli dunque erano al suo tempo rV increduli. Più notabile in Dante l'amore di liberta tanto ardita con fede sì schietta. Prova di nobile in- gegno. 41. (L) Invér : verso. — Poeta: Virgilio. — Parlar: di Farinata: saprai quanto que -farle pesa. 43. »L) A tenti : bida. (p) C'juterri. Prov. , VI. 20: Comerva, figliuol mio, i precetti del padre Ino. Dan. VII, 28: Conserrai in cuor mio le pa<ole. Apoc, XXII, 7 : Beato chi conterrà le parole di profezia < i questo lib' o. — Dito. Per eiC't^r l'at'enzione, e per a^ldi- Tare ov' è R -atrir^e. Alto similf nel VII e nei XXIII del Purgaturio Som. : Il dito iigmfica discrezione. 44. (L) D' : Beatrice. (SL) S'irii. P:ir.. XVll. (H) cliio. Purg. , VI: Cìie lume fia tra'l 'ero e lo 'ntelletto. Conv : Gli occhi di questi roana sono le sue i'uodrazioni le quali, dritte neifli occhi dell' intelletto, in- na'norano Vanima. Virgilio lutto sa umanamente; Beatrice tutto vede di scienza religiosa. 45. (L) Appresso : poi. — Piede : ferisce, va a finire. (SL) Mezzo ^n. , VI : Corri- piunt spatium medium. — Lassù. A pa agon dell'abisso, erano mnavla molto in alto Joel, II ìQ; Monterà la sua putredine . perchè superb'i- v-ente opeiò — Lezzo Mn. , VI : Loca scn'a òilu - Fauces graveolen' tis Averni»