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106 INFERNO X. 22. Le sue parole e 1 modo della pena M' avean di costui già letto il nome : Però fu la risposta cogì piena. 23. Di subito drizzato, gridò : — Come . Dicesti: egli ebbe? non viv'egli ancora? Non fiere gli occhi suoi lo dolce Ipme? — 24. Quando s'accorse d'alcuna dimora Ch' i' faceva dinnanzi alla risposta ; Supin ricadde, e più non parve fuora. 25. Ma quell'altro magnanimo, a cui posta Ristato m'era, non mutò aspetto, Né mosse collo, né piegò sua costa. 26. E — Se, continuando al primo detto, Egli han quell'arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta piti che questo letto. tutta freschezza. Non mai però l'arte e lo studio non sono quanto in Dante profondi, \llegoricamente intenden- do: la filosotia naturale e politica di Virgilio era religiosa insieme e ghi- bellina; Guido non così religioso e guelfo : ma in cuore aveva i semi del ghibellinpsimo come li aveva già Dante nel 1300 : però dice forse. E fu nemico a Corso Djnaii , e tentò un giorno d'ttcciderh). Parecchi Ca- valcanti furono poi confinati con Dan- te (Dino). 2-2. (L)Le. Dalla pena lo seppe in- credulo, e dalle parole, palre e uo- mo che sentivaquel ch'è debito agli alti ingegni. — Letto : detto. (SL) Letto. Leggere in questo senso usa Arrighetto , e Xsyoj vale dico. 23. (L) Drizzato. Era ginocchioni. — Fiere: ferisce. — Lame : lume di vita. (SL) Gridò II verso si drizza, esprime spavento. — Viv' : Mn.y III : Vicisne? aut si lux '4ma recesdt .. — Fiere. Lucret., I 11,111 VI: Tela òiei. — Lome ppr lume, come ad- dotto per udduUo. Altri antichi l'u- sano fuori dì rima. (F) Dolce. Ain., VI : Caeli ju- cundum lumen. Eccl. , XI, 7 : Dolce lume è , e dilettevole agli occhi, ve- dere il gole. Non gli basta dire: viv'egli? Insiste sulla dolcezza della vita, il tormentato, il padre. In Vir- gilio . Ilioneo : Quem si fata virìim servant , n vescitur aura J^lheria , ncque adhuc crudeUbus occubat um- brii (Mu , I). Men b^llo, perchè raen passionato che nella bocca del padre. 2'*. (L) Parve: comparve. (SL) Ricadde In Virgilio An- dromaca, al vedere Enea e gli abiti trojanl , dubbia tutiavia se morio o vivo. Dirignit visu in medio; calor Oisa reUqùit ; Labitur... (.En., I II), dilTerenie qui e non men bello. 25. (L) Posta: chiesta. (SL) Mignnninio. Gapaneo ' la cui figura somiglia questa di Fari- nata , Stazio lo dice magnanimo. — Mala. In Virgilio rettorico alquanto: ^n., VI : Nec magis incaepto cultum sermone movetur, Q'ia>n si dur<i si- lex aut slet Marpesia cauleì. Non fece mossa né col capo né col corpo, tutto il tempo ch'io parlavo con l'altro. Queste pitture dipingono Dante ancor meglio che P'arinata. Del suo attendere immobile in un pensiero narra il Rucciiccio. 2G. (L) Egli: essi. — Arte: di ri- tornare. — Lello : di fuoco. (SL) Dello V. sopra, terzina 47. — Letto : Questo motto ficolpisce l'aomo ed 11 secolo.