Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/202

80 INFERNO cielo dà anch' egli un motore ; di clie è lodato nel Convivio di Dante. E siccome qui Dante cliiama la Fortuna, general ministra del sapere divino, e duce delle umane potestà; cosi Paolo (1) chiama gli Angeli spiriti ministratovi e diaconi. A ogni nazione la Bibbia e i Padri danno un Angelo custode e ministro (2). Le corrispondenze della poe- sia e religione pagana con la cristiana non sono oggidì tanto osser- vate quant' erano da' primi Padri, credo, non meno credenti di noi. E qui, per esempio, il passo dei Salmi: Quando coglierò il tempo io giudicherò le giustizie. Si è sfatta la terra e quanti sono in essa abi- tanti. Io assoderò le colonne di lei. Dissi agli iniqui: Non vogliate iniquamente operare: e a' rei: Non vogliate rizzare il corno.... Iddio è giudice: questo umilia e quello esalta (3), ha mirabile consonanza con quel d'Orazio: Namque Diespiter Igni corusco nubila dividens, Plerumque per purum tonantes Ègit equos volucremque currum; Quo bruta tellus.... Concutitur. Valet ima summis Mutare, et insignem at- tenuai Deus, Obscura promens. Hinc apicem rapax Fortuna cum stri- dore acuto Sustulit: ìiic posuisse gaudet (4). Altrove meno sapiente- mente: Fortuna saevo laeta negotio, et Ludum insolentem lude.re per- tinax T ransmutat incertos honores, Nunc mihij nunc alii benigna (5). Ha però qui il permutasse j e il lieta di Dante. (i) Ad Hebr., I, ÌL - Ps. CU, 20, Exod.; Chrys., tom. 3, ep.: ad Eph j 21 : Angeli ejiis.... ministri ejus, qui Ciryl., IV, contr. Julian. fat'i'is Viduntatem ej'us. (o) Ps. LXKIV. (2) Daii.,X; Act.,XVI; Orig.,IIom. (4) Carm., I, 34. XXXV in Lue; XVI in Gen.j'^Ylil in (5) Carm., Ili, 29.