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78 INPERNO intende espressamente distinguere dall' onesta indegnazione. L'idea della pena par tolta da Virgilio (1): Aliis sub gur gite vasto Infectum eluitur scelus. In Stazio, mentre che Laio passa lo S^^ge incontra de- gl' invidiosi. Di la forse il Nostro prese l' idea della scena di Filippo Argenti, scena ch'egli fa, come suole, sua propria. Il Damasceno dislingue quattro specie di tristezza: accidia, ansietà angustia, compassione, ed invidia. Or se rammentiamo che la ge- losia e la Nemesi sono sotto V invidia contenute (2), e che 1' ira sup- pone tristezza (3); intenderemo come nella palude sllgia siano coloro che V ira vinse, che furon tristi sotto la gioia del sole portando nel- P anima fumo accidioso, e come tra essi sia Filippo Argenti, persona orgogliosa senza fregio di bontà, e però furiosa e invida del bene al- trui, che si volge in sé stesso co' denti, così come Pluto , il- demone custode del cerchio, consuma sé dentro con la «Ma rabbia. Invidia , dice il Misseno (4i, è tristezza de' beni altrui. Accidia, dice Tom- maso (5i, è la tristezza che abbatte lo spirito. L'uomo in tristezza non facilmente pensa co-ie grandi e gioconde, ma pur tristi; che il- lustra Tristi fummo Neil' aer dolce che dal sol s' allegra. E piange là dov'esser dee giocondo (Gì. L'accidia rende immobili all'operare le membra esteriori '7^; che illustra lo star di coloro fitti sotto l'acqua sospirando, assorti in tristezza i8). Accidia è tristezza che toglie la voce (9): che illustra Quest'inno si gorgoglÌÀU nella strozza, Che dir noi posson con parola integra. (l)^n,Vr. (6)Inf,XI. (2) Som., i, 2, 35. (7) Som., 1, 2, 35. (3) Som., d, 4, 20. (8) Ad Cor., II, li, 7: Tristitia absor- (4) De Nat. hom.^ XIX. beatur. - Leo, 151, Inmdioe lacu. (5) Som , 2j 2, 20. (9) Greg. ISyss, de Nat. hom., XIX.