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CANTO III, 35 fazio Vili e Clemente V, a' quali ancor vivi e' forava la buca infuo- cata, come intesse su in paradiso ad Arrigo VII la corona di luce. Ultimo viene Giovanni XXII, francese anch' egli come Clemente, e ful- minato con lui da s. Pietro nel verso : Del sangue nostro. Caorsini e Guaschi S' apparecchiali di bere (1). Ma egli non rinnega la reverenza delle soinme chiavi , e del gran manto che non può non pesare a chi lo guarda dal fango, e del luogo santo ove siede il successor del maggior Piero (2) ; acciocché sia smen- tito il sogno del Foscolo che voleva fare di Dante un Maometto, senza che egli, anima franca, mai pronunziasse parola accennante a cotesto : cioè farne un pazzo e un vile e un ipocrita ; dappoiché nel Poema sono puniti di pene eterne gli eretici e i seminatori di religiose discordie (3). Ma più sono in numero i papi da lui rammentati con lode, per verità antichi tutti : Pietro, Lino, Gemente, Sisto, Pio, Callisto, Urbano, Sil- vestro (non ostante la donazione alla qua! Dante credeva), Gregorio il grande (notabile eh' e' non rammenti Leone); e del secolo prece- dente al suo, Innocenzo ed Onorio, senza che sia cenno di quel Be- nedetto XI, il qual doveva pur essergli memoria onorata i4). Ma del papi e de' prelati e de'chierici in genere tocca nella prima Qantica & proposito d'avarizia e di simonia (5): nella seconda, ove è detto della persecu&ione da Clemente fatta contro il cadavere di Manfredi, e delle maledizioni date quaggiù, ma talvolta disdette dalla misericordia in- linita : e là dove son ripresi coloro che non lasciano sedere Cesare sulla sella; e là dove é detto del non si dovere il regno temporale confondere con quello dello spirito ; e nella visione della donna con- taminata dall'osceno gigante e del carro fatto cosa mostruosa (6) : nella terza Cantica finalmente laddove riprendesì chi s'oppone al se- gno dell'aquila non meno di chi lo combatte appropriandoselo: e là dove é gridato che i fiorini di Firenze fanno lupo del pastore, è va- ticinata al Vaticano libertà da quell' adulterio ; e là dove è commen- data la povertà sposa a Francesco d'Assisi , fino a lui dispregiata, e a proposito di lui e di Domenico gettate contr' altri parole di sentenza severa: e là dove recansi alla corte di Roma i dolori e di Firenze e di Dante; e di nuovo rinfacciasi l'amore del fiorino che fa scono- scere l'Apostolo pescatore in grazia del Battista inciso sulle monete; e altre querele iraconde e contro il lusso sfoggiato e contro la dege- nerazione dagli antichi costumi , e il prezzo posto al ministero delle cose sacre, e gli odi! dalla religione attizzati (7). (1) Inf., XI, XIX; Purg., XIX, (4) Inf.,XIX, XXVII: Purg., X; XXIV^ Par., XXVII, XXX. Par., XI, XXVU. (2) Inf. , 11 , XIX ; Purg. , XIX. E (5) Inf.^ VII. XIX. nel IX del Purgatorio e nel V del (6) Purg., Ili, VI, XVI, XXXII, Paradiso ritorna sulla podestà delle XXXIII. chiavL (7) Par., VI, IX, XI, Xll, XVI, (3) Inf., X, XI, XXVIII. XVllI, XXI, XXIV, XXVII.