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28 INFERNO 11. Ed io, eh' avea d' orror la testa cinta, 1 ^*fr4 Dissi: — MaestroTehe è quel eh' i' odo? E che gente è che par nel duol si vinta? — 12. Ed egli a me: — Questo misero modo Tengon l'anime triste di coloro Che visser senza infamia e senza lodo. 13. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli Angeli che non furon ribelli Né fur fedeli a Dio, ma per sé foro. 14. Cacciarli i Ciel', per non esser men belli; Nò lo profondo Inferno gli riceve, ■ Ch' alcuna gloria i rei avrebber d' elli. — 15. Ed io: — Maestro, che è tanto greve A lor, che lamentar li fa sì forte ? — ^ Rispose : — Dicerolti molto breve. 1(3. Questi non hanno speranza di morte; E la lor cieca vita è tanto bassa, o Che invidiosi son d'ogni altra sorte. Il.(SL) Orror. Ma.y II: Me tum primwn saeiu< circumstetit horror. Mf^gifO qui orror, '-hn crror, ileb'tie e i(idet<-imìria(o. — Chu è /Ei., VI: Quce KC^lerum. 1acie<, o nirgo. effa re, qutbu^re UrgHntur pcems? Q di tantìK ■dangnr ad uurus? — Fw^-t. iEfi., VI: E ictn dolore 12 {Li Loto: Iole di bfìn«. (SL) L)do L'ha Albertuno. Vir- gilio ((ieorg., Ili) chiama illauduto J5aslrid»^ {F)Smza. L'Oct.: Dir.e s. Ago- stino: niut b>sf,'i mtenersi dal male, se non .>t f * bene. 13 (L) Ciiiiro: vile. (>L) Mischiate Bue, IV: Di '>H .. fermrxtoi heroat [Xpoo. til, i6 V. Chateauhrirtrifl. JE..S'U sur la litié- rai.ure angioine, Tom. I, pag. 21, ediZ. di n ^lX^1ll^'S ] (F) Angeli Qn- sta dfgU Angeli ondeggiami ira Lmiifero e Dio é sen- tenza non canonia di G'^^menCw Ales- sandrino. Str., VII; AUquo^ ex An- gelis propter socordtu'n humi esse lapso i, quoA nondum perferAe ex illa in ^Uramq^le partem procliritatef in simpliccm illum alqae unum expe' diisienl se hibitum. Nella leggenda di s Blindano sono Angeli cai:ciati di (;ìh|o uer mala voglia, senza ch'ab- biano cospirato. 14 (L) Cacciarli: Il cacciarono per non essere dt-lmpali da'vilì. — / rei: si glorierebbero e del vedere in pari peni spiriti men rei, e dell'essere stali men vili (SD Profondo. Georg . I: Ma- nemie prò} un »t — Ricece Mn., VII : lUyia cceH acciiiit (^h Alcuna Alcuno qui non vale ninno Votóie «he gli \iKeli tiepiii nuli ro>se,ro messi in inferno per ri- spettare l'orgoglio d^^gii Angeli ribel- li, è un fare Dio lro^'MO cerimonioso con LaMfero'e i suol compagni Se questo fo>se, K' poteva non li cacciare all'infernn 15 (L) Di eroUi: te. Io dirò (SLi Li'nent'ir. E-;ooo: Il forte lamentare. Cnvaloa: Comncii a la- ìvenlare di lui — Brere yEi , VI: Olii de breriter taf-a est longcB'^a sacerdos:. . Cocyli stagna alla vides, 16. (li) Morte: che li tolga all'onta