Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/127

CANTO I. 13 I due Peltri indicati in Dante sono, l'uno Feltre città del Friuli, l'altro Montefeltro in Romao:na: in questo spazio erano i Ghibellini più ardenti. Il nome di Felire gli rinnoveliava molte dolorose memo- rie. E forse e' pensava al Friuli dov'earli ebbe ospizio e al quale Ce- sare lasciò il nome. Così dall' un lato gli si presentava alla mente il passaggio del fondator dell'Impero verso quelle Alpi che dividevano Italia da Alemagna, e dall'altro lato il parse dov'è il Rubicone. Questo segnare larghi contini a' paesi non dispiace al Poeta, forse per isfoggio d'erudizione non sempre opportuno. Così disegnasi nel IX del Paradiso il colle dove nacque Ezzelino; e nel X, la città dove nacque Folcheito. Ma qui 1' indeterminato è quasi richiesto dal teno- re, mezzo profetico, delle parole: al modo medesimo che nell'ultimo del Purgatorio non solamente non è detto il nome del Duce aspettato, ma DVX adombrasi nel numero cinquecento dieci e cinque. Nel XVII del Paradiso dice che Cane fu impresso, nascendo, del forte pianeta di Marte. Cane doveva cacciare la lupa e battendo gli avari tiranni e vincendo l'avarizia co' nobili esempi. Le sue magnifi- cenze conosciute Saranno ancira, si che i suoi vimici Non nepotran tener le lingue mute .... Per lui fia trasmutata molta gente ^ Cam- biando condizion ricchi e mendici. Questa terzina dà per certo cosa che nel XX del Purgatorio è desi- derata incertamente siccome lontana: Quando verrà per cui questa disceda? Notateli medesimo modo: il Veltro verrà. Nel Tritemio è questa profezia del 1347: Unus crii mundi Dominus solus. Imperiuni rom. exaltabitur. Contentiones mullce et mugnce erunt in terra. Tij rannus Gallorum rex cadet cum baronibus suis... (1). (1) II, 205.