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~ 60 — » obscuritatem viciorum fiiit. E quanto a dir quallera cnm » dura Questa selva selrarjr/la aspra e forte Che nel pensier » rinova la paura: Clare patet ex verbis textus quia dicat «quod ejiis cogitamine fueriiiit dura et gravia propter ob» scuritatem viciorum quia ejus niens continue sibi con» tradicens et reclamans innovabat et novi -cogitamine». Le considerazioni che Dante faceva all’astratto della vita umana sono da questo traduttore vòlte sopra l’autore medesimo. Certo questo non fece il Bernardi. Al Canto III dov’è di papa Celestino, scrive:» Notandum est quod » auctor in toto suo libro semper poetico loquendo ponit » in exemplo personas notabiles et cognitas sicut patet liic » de papa Celestino qui fuit dignus papatu et nobilis » propria ratione papatus». Qui parrebbe che Dante istesse lasciato intendere che parlava di Celestino papa o anche l’avesse nominato mentre non è che una induzione che ne fecero i commentatori, e si sa che altri vi riputò Esaù, altri Diocleziano, altri il Donati capo di parte guelfa, e altri altrui, e sino ai tempi del Boccaccio chi costui fosse non si sapeva assai certo. Tuttavia anche il Boccaccio sembrava credere che Cele.stino fosse, e perchè si malediceva a Dante che avesse messo all’Inferno chi la Santa Sede aveva canonizzato santo esso Boccaccio scolpa il Poeta, che fingendo il viaggio infernale al 1300 (tredici anni innanzi la canonizzazione, che fu al 5 di maggio 1313) era a quei dì lecito credere quello che pili piacesse si come di cosa che dalla Chiesa non era determinata. L’Allegazione in cronologia è buona, ma non so se in Curia di Roma nè allora nè poi fosse valuta. Il Lana si guarda bene di attribuir nulla di questo a Dante, ma di proprio conto dice netto Costui fu fra Pietro^ etc. La Nidobeatina pure altro non dice che: Na è da credere che Dante intendesse di questo frate Piero lo quale è canonizzato per saìito. Continua il Codice Grumello: » Existens eremita factus et electus fuit » Gelestinus quintus et quamvis hic ponatur in exemplo » per (juailam deceptione sibi facta per Cardinallcm Bo» nifacium (jui fuit postea eius successor hoc caute ut or» dinavit sibi succederei in papatu f’così tuttoj Inveniebat » autem iste Bonifatius quod propria ex nativitate debe» bat intrare in papato sicut vulpes et regnare sicut leo » et mori sicut canis. Et qunm dictus Petrus fuisset homo