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INFERNO. — Canto XXVI. Verso 95 a 106 423

Del vecchio padre, nè il debito amore, 95
     Lo qual dovea Penelope far lieta,
Vincer potero dentro a me l’ardore1
     Ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto,
     E degli vizii umani e del valore:
Ma misi me per l'alto mare aperto 100
     Sol con un legno e con quella compagna
     Picciola, dalla qual non fai deserto.
L’un lito e l’altro vidi insin la Spagna,
     Fin nel Morocco, e l’isola de’Sardi,2
     E l'altre che quel mare intorno bagna. 105
Io e i compagni eravam vecchi e tardi,


  1. V. 97. Witte con suono barbaro tenne col testo della Crusca: Vincer poter dentro da me l’ardore; io umanisco e sto colla Vind, colla Nidob. col R. e coi fiorentini, e il Foscolo e coi bolognesi BV, BS, BC, BF e col Landiano.
  2. V. l0l. Witte tenne Morrocco, che i fiorentini Marocco e Foscolo Morocco. La. Vind. testo ha Monroco e il Comm. Morrocchio R. testo e Commento Moroco e cosi altri Cod. Io osservo che vien da Maurus; quell' au fu convertito in o prima che diventasse a e n’abbiamo vivissimi esempi a migliaia. Scrivo dunque Morocco.




Ovidio nel primo delle Epistole, tutte queste affezioni non lo poteano sottrarre dalla voglia, in la quale elli ardea di vedere le condizioni e modi del mondo, e di cognoscere le vertudi e vizii delle umane genti.

V. 100. Disse come si mise con uno navilio e picciola compagnia, con la qual mai non fu discompagnato, anzi fino al suo fine con voglia accesa lo compagnonno.

103. Cioè che cercò da Tripoli di Barbarìa tutta la staria1 sino a Cetta, siccome Tunisi, Bugea, Tenes, Oneni2 e venne in Cicilia dall’altro lato sino in la riviera di Genova, in Corsica, in Sardigna, e giuso per terra di Roma, Maiolica e Nizza infino in Sibilla e in Spagna e le terre del re di Marocco.

105. Cioè per tutte l'isole marine.

106. Dice che elli e compagni erano già vecchi quando uscirono dal detto mare del lione, e entronno nell’Oceano per quello stretto che è appellato Safai3. E dice: Ov’Ercole. Qui è da notare che Ercole volendo cercare anche elli del mondo, fu per terra a quello luogo, cioè stretto di Safin predetto: e saputo che terra non era più da lì in là per notizia de’naviganti, fece porre suso per la riva e

  1. Il .Mss. M. ha stanca che fors’era stanea come si trovò in Gio. Villani, ed era in origine siàrea. II Codice Di-Bagno ha scharia.
  2. Null’ altro di luoghi hanno altri Cod ma il Di-Bagno ha Heriem; la Vind. Hoam ; il R. Honeni; il M. Uni. Dev’essere One detto anche Jol che è Algeri. Accetto il Rice.
  3. Safai o Safaia, il Saus fiume della Mauritania Cesariense, che ha dato nomo allo stretto. Non v’è Cod. che non abbia errori ne' nomi qualunque.