Pagina:Commedia - Inferno (Lana).djvu/319


INFERNO. — Canto XVIII. Verso 18 a 36, 315

     Infino al pozzo, ch’è tronca e raccogli.1
In questo luogo, dalla schiena scossi
     Di Gerion, trovammoci: e il Poeta 20
     Tenne a sinistra, ed io dietro mi mossi.
Alla man destra vidi nuova pietà,
     Nuovi tormenti e nuovi frustatori,
     Di che la prima bolgia era repleta.
Nel fondo erano ignudi i peccatori: 25
     Dal mezzo in qua ci venìan verso il volto,
     Di là con noi, ma con passi maggiori:
Come i Roman, per l’esercito molto,
     L’anno del Giubbileo, su per lo ponte
     Hanno a passar la gente modo cólto: 30
Che dall’un lato tutti hanno la fronte
     Verso il castello, e vanno a santo Pietro;
     Dall’altra sponda vanno verso il monte.
Di qua, di là, su per lo sasso tetro
     Vidi Dimon cornuti con gran ferze, 35
     Che li battean crudelmente di retro.

  1. V. 18. Cosi sostenuto oltre che dai già veduti, del Cod. Land, e anche dai tre universitarii, e dai tre dell’archig. bol. sebbene il BS sia poi nato guasto.




V. 19. Segue lo poema come Gerion li posò lìe.

22. Qui comincia a trattare de’ peccatori della prima bolgia, e dice che parte de’peccatori della prima bolgia verso lo pozzo andavano a man sinistra, l’altra parte verso lo settimo circolo andavano demonìa frustandoli e battendoli con scuriate.

28. Qui è una similitudine che tal modo d’andare faceano li peccatori, una parte di loro in uno lato e l’altra in uno altro contrario di quello, sicome fanno a Roma li romei che vanno a Roma l’anno del Giubileo, che è in capo di Canni,1 in per quello che la moltitudine della gente è tanta, che se al ponte, che passa sovra lo Tevere, non fosse ordine, non potrebbe passare ogni gente. E l’ordine è cosi fatto, che da capo del ponte stanno guardie per lo comune, le quali ordinano che per l’una metà del ponte vanno quelli che vanno verso la chiesa di san Pietro, e questi guardano verso lo castello Sant’Angelo; per l’altra metà tornano quelli, che sono stati al perdono, e aduceno i volti verso la montagna. Or tutto simile li detti peccatori nella prima bolga faceano: parte andava verso destra e parte verso sinistra.

34. Di qua, di là, etc. Descrive la figura de’demoni.

35. Ferze, cioè scoriade.

  1. Così precisamente C ha il Ricc. 1005 mentre la Vind. accomodandosi al tempo de’ suoi Lettori pose L. Il Cod. Grumello colla traduzione del Bernardi ha netto: Anno jubileo quod est singuls centum annis. La Nidobeatina per accomodarsi a’lettori non fece fallo al vecchio testo; pose l’originario e la sua giunta.