 |
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. | |
| — 22 — |
dove l’un titolo è in un Codice non si riscontra nell’altro, e questo accade spessissimo. Donde cotesto quando ad altri santi non manca mai il titolo, e sempre si riscontra d’accordo in tutti i Codici? Donde cotesto, se mai non dà il titolo di Santo a chi pur venerato dalle genti non aveva patente della Chiesa?
Questo stesso ho incontrato nelle traduzioni latine più meno precise. E insieme ho notato che il Lana fuor che una volta non parla della canonizzazione dell’Aquinate fattasi, per sicuro, lui vivo. Quella volta Voi la troverete fra le chiose del Canto X del Paradiso, e nel Proemio precisamente. Colà potrete vedere in istanti che non era conveniente posto a tale commemorazione se già fosse stata cosa di qualche anno, e si vede che vi fu tirata a forza come la serie delle opere dell’onorato, tanto per dire di lui dove non era a che dire, mentre al Canto XX del Purgatorio dov’era posto proprio, e si direbbe esigente poichè vi si parla della chiamata sua al Concilio, e della morte che allor si credette datagli a tradimento, non fa motto del premio che v’era pur conseguente. Io, dopo avere ben meditato, sono venuto a questa conclusione: che Lana mai non abbia scritto il titolo di Santo all’Aquinate, ma che tratto tratto ve l’aggiungessero i copisti quand’erano meno assorti al copiare e che quella commemorazione scrivesse per l’appunto il Lana come di fatto allora appunto accaduto ch’egli stava componendo il Commento del Paradiso; la quale commemorazione essendo accidente novissimo, e il titolo conseguente non potuto per ciò entrare nell’abitudine, non lo trattenne di citar Tommaso semplicemente o Fra Tommaso come aveva fatto sino a que’ dì, e citando così Fra Bonaventura allora non ascritto fra Santi, mentre pur sempre scriveva Santo Francesco, Santo Domenico, che già erano sugli altari. Ora Voi stessi, o Signori, sapendo quant’io che la canonizzazione accadde nel 1323, non pieni ancora due anni dalla morte di Dante, è giuocoforza convenire che a quel del Paradiso il Lana dava opera quell’anno istesso, e che perciò si rende più verosimile che allo Inferno avesse posto mano qualche anni innanzi e vivente il Poeta famoso. Nè vi trattenga dal seguirmi in questa condotta il vedere nella mia stampa ivi proprio almeno il titolo di Santo; io l’ho
