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— 97 — essa opci a, come dice ’1 detto chiosatore, l’uomo, per lo quale per lo libero arbitrio puote meritare e peccare, per lo spirito consegue gloria, per peccato pena. La intenzione de l’autore o vero causa finale si puote considerare in tre modi: l’uno per dimostrare l’ornato parlare di rettorica a ritmico; altro per narrare molte storie sparte per molti e diversi libri, molte novelle per rinfrescare la memoria dei presenti, e lasciare scritto alle successive etadi virtù o vizii delle famose persone, molte favole nelle allegorìe e sposizioni, delle quali diletta l’animo dell’auditore; e per altro modo per rimovere le persone elle sono al mondo dal vivere misero ed in peccato e perducerli a vertuoso e grazioso stato. Con ciò sia cosa che elli vedesse molti uomini errare gravemente nella via de’ costumi, avendo compassione alla umana generazione discorsa nei vizii stimonne ch’elli era da percorrere a costoro, e di consigliarli per lo modo che tiene nelle presente opera. Adunque fu la cagione che ’1 mosse l’utilità pubblica e ’1 bene comune, che segue del rimovere li uomini dalli peccati, per li quali si cade nella eterna morte, ed inducerli nelle virtute che sono gradi che si sale nel regno della massima beatitudine. L’utile che ne conseguitano lì le genti si è di imprendere di onestamente vivere e schifare vizii o per amore di virtù, o per timore di pena. Il titolo del libro è questo: Comedia di Dante Alighieri; or bene è consequente il nome a la cosa, a la esposizione; del qual vocabolo è da sapere che quattro sono li stili del poetico parlare, cioè tragedia, comedia, satira e elegìa; Tragedia si è lo stile nel quale si tratta magnifiche cose, siccome è Lucano, Virgilio nell’Eneida, o vero tragedia è lo stile che comincia da felicitade e finisce in miseria. Comedia è uno stile che tratta comunemente di cose basse, mezzane e alte, o vero che comincia in miseria e termina a la felicitade, come Ovidio nel Metamorphoseos, e qui l’Autore; ed è detto Comedia da comos greco che è in latino villa; usavano li villani quando avevano piena la casa de’ beni temporali darsi al ventre, e far loro canzoni, e metterle in nota coi loro otricelli e simili strumenti, e dicevano Comedia; poi li poeti tolsero quello nome, e puoderlo al detto stile. Satira è uno stile da trattare con reprensione e quasi garrire, siccome Orazio. Elegia è uno stile da trattar cose di miseria sicome fa Boezio. Puossi dire che questa opera sia sottoposta a morale filosofia in quanto ella ha per suo subietto atti umani, e puotesi dire che a nulla spezialmente di filosofia sia sottoposta in quanto in essa si tratta della divina essenzia che appartiene alla supereccellentissima teologìa, e così quando tratta della natura angelica e de li corpi sopracelesti e de le altre scienzie. A la forma del trattato prima