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disonesto, seguitando Virgilio; ma secondo la verità non fu così: imperò che dice santo Girolamo nel primo libro che fece contra Gioviniano, che Dido fu castissima donna, et innanzi volle ardere sè medesima nella pira, et uccidersi, che maritarsi al re Giarba che la voleva per moglie, assegurando1 che Cartagine fu edificata da castissima donna, et in segno di ciò finie in grandissima castità: imperò che quando fu disfatta da’ Romani2, ch’era presa et ardea ogni cosa, la donna d’Annibale per non perdere sua castità, si gittò nel fuoco con due suoi figliuoli: e questo dice Geronimo. Ancora si trova che volendo il re Giarba, che le aveva venduto il terreno, lei per moglie, essa Dido non volle mai acconsentire, e menollo un tempo per parole: alla fine non potendolo più ingannare, perch’elli venia ad assediare Cartagine per averla, essa s’uccise acciò che non fosse cagione di male a’ suoi cittadini; e non fu mai vero che Enea capitasse a Cartagine: però che Livio n’avrebbe fatto menzione. Ancora santo Agostino nel primo libro delle Confessioni conferma questo; e però Virgilio fece molto male a dare tale infamia a sì onesta donna, per fare bella la sua poesia; e lo nostro autore Dante fece peggio a seguitarlo in questo, che credo che avesse veduto Geronimo e li altri che di ciò parlano: potrebbesi scusare; ma le scuse non sono sofficienti, però le lascio. Poi è Cleopatras lussuriosa. Cleopatra, o vuogli Cleopatras, fu moglie del re Tolomeo re d’Egitto e sua sirocchia, e fu tanto lussuriosa che per questo il marito la tenne in prigione molto tempo; ma quando Cesare venne in Egitto, ella corruppe le guardie della pregione et andò a Cesare e dormì con lui: e poi ancora dopo la morte di Cesare si stette con Marco Antonio e fu sua moglie, quando andò per fortificarsi in Egitto e venire contra ad Ottaviano. Onde sconfitto Marco Antonio in Grecia, in mare ad uno monte che si chiama Leucade, ovvero Azio, andò in Egitto, e Cleopatra li venne incontro3 per pigliare lui, come avea presi li altri; ma elli la dispregiò, onde ella per disdegno si mise due aspidi alle poppe et uccisesi. Ma Lucano dice che essendo in mare con Marco Antonio quando fu sconfitto, prese Cleopatra Ottaviano, le fe porre li aspidi alle poppe, e perchè peccò molto di lussuria, l’autore la pone in questo luogo. Elena vedi, per cui tanto reo Tempo si volse. Parla ancora Virgilio, e dice: Tu Dante, vedi Elena per cui cagione si volse tanto reo tempo, quanto fu quello che li Troiani stettono

  1. assegurando, assecurando. Gli antichi solevano mutare facilmente il c in g, ed anche oggi non si disdice un tale scambio, purché sia fatto con una certa naturalezza. E non torna lo stesso dire ago ed aco, lacrima e lagrima, consagrare e consacrare ec.? E.
  2. C. M. per li Romani,
  3. C. M. incontro adornata per
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