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In mezzo alla corsia innanzi la porta d’ingresso avvi l’Altare; e sopra e in alto dalla porta all’altare un ligneo ponte divide in mezzo la navata, e adduce ad un superiore ampio arioso discoperto ripiano ad uso di spanditojo e per il passeggio dei convalescenti. A capo la Sala si mira la graziosa Cappella del Santissimo. — Nella Sala di S. Camillo con 6 finestre, vi sono 9 letti per i cancrenati. — Nella Sala di S. Lucia esistono letti 2 a curare malattie degli occhi. Ne in simile nuovo Ospedale mancavi letti a macchina per cambiare e muovere alcuni infermi, un superbo Chirurgico Armamentario, una nuova squisita Farmacia, un Portavoce che dalla inferiore cucina corrisponde al superiore piano, con macchina che dal piano inferiore indicato conduce in alto e vitti e medicinali, polite camere di Fardelleria, Sala ove adunasi il Militare Consiglio Sanitario, un Medico, ed un Chirurgo primari, 4 Dottori assistenti, 4 Flebotomi, Caserma degli infermieri, con 8 finestre e 35 letti, essendo 61 gl’Inservienti, un Direttore, 12 attive Figlie della Carità; e i 4 Cappellani.

E perchè centro Roma della Cattolica Religione, le Nazioni quasi tutte vi hanno Chiese, ed Ospizi nonmeno affine dì ricevere alla circostanza i loro poveri malati. Per gl’infermi d’Aragona, Valenza, Catalogna v’è lo Spedale di S. Maria di Monserrato che s’instituì nel 1350. Quello di S. Lorenzo in Miranda fondato nel 1450, serve per gli Speziali. Lo Spedale di S. Maria di Loreto per i Fornaj. In quello dei SS. Ambrogio e Carlo aperto nel 1568, si ricevono i Lombardi infermi. Lo Spedale di S. Stanislao fin dal 1580 serve per i pellegrini e malati Polacchi; quello di S. Giovanni in via Giulia serve per i malati Fiorentini. L’Ospedale di S. Croce e Bonaventura ai piedi del Quirinale, ed istituito nel 1649 è per i Lucchesi; mentre quello di S. Maria dell’Anima serve per i Tedeschi e si eresse nel 1500. L’Ospedale di S. Antonio dei Portoghesi serve per quei di Portogallo; come quello di SS. Bartolomeo ed Alessandro istituito nel 1560 è per i Bergamaschi.