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edizz. C. Malagola, Op. cit., pp. 447-8; C. Cinelli, Op. cit., - PP- 157 9 - Non è facile stabilire a quali fatti precisamente si alluda in queste due lettere, scritte in forma molto involuta e guardinga. Vi si parla di due arrestati (forse emissari del marchese di Man- tova?), di cui uno era stato giustiziato subito e l’altro pare atten- desse la stessa sorte. Sembra che il C. fosse incaricato di scan- dagliare gli umori di corte in proposito e di riferire quel che se ne pensasse a Ferrara nei riguardi dell’amicizia del Gonzaga con casa d’Este. XXI. Allo stesso: da Ferrara 15 ottobre 1498. (Arch. Gonzaga di Mantova. Rubrica: Ferrara E , XXXI, 3); edizz. C. Malagola, Op. cit., pp. 449-50; C. Cinelli, Op. cit., pp. 159-60. Raccomanda il cognato Giovan Francesco Almerici, perché possa assumere l’ufficio di vicario del podestá di Mantova, che aveva ottenuto. XXII. A Girolamo Giglioli: da Venezia, 27 marzo 1499. (Arch. di Stato di Modena. Carteggio di letterati: Collenuccio)-, ediz. A. Saviotti, Pand. Coll., p. 260. Come risulta dal testamento di Pandolfo (v. qui a pp. 328, 333) il Giglioli, «mastro de la salvarobba» del duca Ercole, fu uno degli amici piú fidi del Nostro: cfr. anche G. Bertoni, La biblio- teca estense e la cultura ferrarese ai tempi di Ercole I, Torino, Loesclier, 1903, p. 154 n 4. Sul matrimonio di Ginevra (giá ricordata nella lettera XIII) col gentiluomo pesarese Guidantonio di Giacomo da Saiano, che doveva tre anni dopo cader vittima della crudeltá di Cesare Borgia (cfr., oltre Cinelli, Op. cit., p. 100 sg., B. Feliciangeli, Lettere di Galeazzo Sforza al fratello Giovanni, Sanseverino-Marche, Bel- labarba, 1915, p. 59 sgg.), vedasi anche la lettera seguente. XXIII. A Isabella d’Este: da Ferrara, 15 aprile 1499. (Arch. Gonzaga di Mantova. Rubrica: Ferrara E, XXXI, 3); edizz. C. Malagola, Op. cit., p. 450; C. Cinelli, Op. cit., pp. 160-1. XXIV. Al duca Ercole d’Este: da Pesaro, 29 ottobre 1500. (Arch. di Stato di Modena. Carteggio degli ambasciatori); ediz. F. Gregorovius, Lucrezia Borgia, p. 397 sgg. Documento importantissimo e ben noto agli storici del pe- riodo borgiano: vedansi, tra gli altri, E. Alvisi, Cesare Borgia