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edizz. C. Malagola, Op. cit., pp. 442-4; C. Cinelli, Op. cit ., pp. 172-4. Il destinatario di questa lettera, Iacopo di Atri o di Adria Pi- cena, della famiglia dei Probo, conte di Pianella, è noto: segretario intimo del marchese Francesco Gonzaga, lo segui fedelmente in guerra e a lui dedicò tutta la sua attivitá di diplomatico scal- trito e devoto. Nel 1480 lo troviamo al servizio di Costanzo Sforza, in qualitá di procuratore (cfr. il mio Pand. Coll., p. 30 n 1), e fin da allora dovè aver principio quelPamicizia col collega Pandolfo, che da que- sta e dalle altre lettere qui raccolte (v. ai nn. XVI, XIX, XX, XXI) sappiamo esser stata intima e ben salda. Fu anche, in etá piu tarda, alla corte di Urbino, ed è uno dei personaggi introdotti dal Castiglione nel suo Cortegiano: cfr. la nota riassuntiva del Cian nella 2 a ediz. (Firenze, Sansoni, 1910) di quest’opera, a p. 245. Interessante è qui l’allusione (p. 305) a un doloroso dissidio famigliare tra il Nostro e suo figlio primogenito Teofilo, ormai ben noto anch’esso agli studiosi come poeta ufficiale alla corte mantovana e per la morte gloriosa ch’egli trovò alla battaglia del Taro (v. lettere XVI, XVII). Ebbe, pare, vena poetica facile e fluente, ma di lui si conoscono soltanto dieci sonetti, che io potei scovare, molt’anni fa, in un codice mantovano, e pubblicai in un articolo: Sonetti di Teofilo da Pesaro nell’ Archivio Storico per le Marche e l’Umbria, III (1886), pp. 328-36, e pochi altri versi. Alle notizie biografiche che mi riusci di darne allora, altre via via ne aggiunsero lo Scipioni in Giorn. Storico, XI (1888), p. 429 n 3 e il Luzio e il Renier neWArch. Stor. Ital., s. V, voi. VI (1890), p. 229 n 2, e nello stesso Giorn. Stor., XXI (1893), 234 sgg.; XXXIV (1899), pp. 90-2. «Madonna Anna», nuora del duca di Ferrara, qui ricordata a p. 304, e presso la quale si trovava come «donzella», la figliuola del C., Ginevra, era figlia di Galeazzo Maria Sforza, duca di Mi- lano e prima moglie di Alfonso, primogenito di Ercole I. Mori nel 1497: si confronti la lett. XVIII. XIV. A Ercole d’Este, duca di Ferrara: da Firenze, 4 ot- tobre 1495. (Arch. di Stato di Modena. Carteggio degli ambasciatori du- cali. Firenze ); ediz. P. Negri, Pisa e Firenze cit., pp. 54-6. I brani relativi al Savonarola erano giá stati pubblicati da A. Cappelli, Fra