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cava affannosamente un altro impiego, che, nonostante la prote- zione del Magnifico, tardava a venire. IV. Allo stesso: da Bologna, 8 febbraio 1491. (Arch. di Stato di Firenze. M. a. P., XXVI, 565); ediz. G. S. Scipioni, Due lettere a Lorenzo il Magnifico di P. C. da Pesaro , Faenza, Conti, 1888, pp. 16-23. In questa e nelle cinque lettere seguenti, Pandolfo rende conto al Medici, con notizie e particolari interessantissimi, dell’opera di- plomatica svolta per conto di lui a Bologna, allo scopo di com- porre la questione sorta per la dote e il corredo di Francesca Bentivoglio, la tragica vedova di Galeotto Manfredi. Il padre di lei, Giovanni, voleva che ogni cosa gli fosse restituita dai sedici Tutori dell’orfano Astorre, e che della restituzione, da quelli ne- gata, si facesse arbitro e mallevadore Lorenzo, che degli affari di Romagna in quel tempo aveva assunto la tutela (cfr. Cipolla, Signorie, p. 648) ed era anche stato mediatore dell’infausto ma- trimonio. Come appare da queste lettere, il Bentivoglio, tanto piú irritato per la congiura mossa allora contro il suo dominio dalla famiglia Malvezzi, mordeva il freno, lamentandosi (sia pure velatamente) che il Magnifico, giá suo aperto protettore contro i faentini, favorisse invece ora, a danno di lui, gl’interessi de’suoi nemici. Vedasi sulla questione: A. Cappelli, Lettere di Lorenzo de’ Medici, conservate nell’Arch. di Modena ecc., Modena, 1863, pp. 43, 74-87. V. Allo stesso: da Bologna, io febbraio 1491. (Arch. di Stato di Firenze. M. a. P., XLII, 65); edizz. C. Malagola, Op. cit., pp. 434-7: C. Cinelli, P. C. e Pesaro a’ suoi tempi. Cenni storico-biografici , Pesaro, Federici, 1880, pp. 162-5. Tratto in errore dalla falsa opinione che le nozze di cui si parla nel penultimo capoverso di questa lettera fossero quelle di Isabella d’Este con Francesco Gonzaga, avvenute, come è noto, il 12 febbraio 1490, il Malagola la credette scritta in quell’anno. Ma la data di quest’ambasceria del C. a Bologna, compiuta dopo la pretura fiorentina (giugno-dicembre 1490) è sicura (cfr. lett. Vili); ed è perciò ovvio pensare che si tratti invece delle nozze di Al- fonso d’Este con Anna sorella di Gian Galeazzo Sforza, celebratesi solennemente a Ferrara e a Milano nella prima quindicina del feb- braio ’91. (Vedasi G. Porro, Nozze di Beatrice d’Este e di Anna Sforza, in Arch. Star. Lombardo, IX (1882), 483 sgg.; P. Ghinzoni,