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4. Capitolo de la riformazione de l’uomo A LA VITA CRISTIANA COMPOSTO DA M.R PANDOLFO DA COLDENOSE DA PESARO. Inedito. Lo traggo dal Cod. miscellaneo della R. Biblioteca Estense di Modena oc. W, 2, 11 (lat. 228) op. 32, dove lo rinvenni recentemente, seguendo l’indicazione datane da D. Fava nel suo bel libro La Biblioteca Estense cit., p. 102. Il capitolo, special- mente notevole per i robusti versi di chiusa, in cui ritroviamo il poeta della Canzone alla Morte, ha nel ms. alcune glosse mar- ginali, che stimo utile riportare: v. 1: Invocatione alla gratta] v. 11: Consideratione del mondo ; v. 16: Consideratione de lo inferno; v. 22: Consideratione de se medesimo-, v. 28: Consideratione de vita eterna-, v. 37: Modo de la contrictione-, v. 67: Norme de la confes- sione-, v. 109: Precepti de la satisfactione-, v. 142: Ordine de la co- munione ; v. 175: Regula per la conservatione de la gratta-, v. 211: Institutioni de la vita comune. — In un estratto «da appunti di Salvatore Salvatori su scrittori pesaresi», che si legge nel cod. Oliveriano 379 (fieni, di Pesaro, II) p. 245, è citato, tra le altre opere del Nostro, un sin qui sconosciuto Trattato della confessione sacramentale. Si è forse voluto indicare il componimento esistente nel codice modenese? 5. Regola da piantare et conservar melaranci. Poemetto didascalico in terza rima, conservatoci dal cod. va- ticano-urbinate 811 del sec. XVI; cfr. C. Stornajolo, Op. cit., II, 387. Edito dal Tartt, Op. cit., pp. 318-325. 6 . Sonetti. 1. I dolci figli, il pretioso honore. Cod. Oliv. 54, c. 76 a: ed. Saviotti, Pand. Coll., p. 227. La «pietosa madre» cui è indirizzato (v. 14) non può essere la Morte, come suppose lo Scipioni ( Giorn. Storico, XI, 430) per il confronto col v. 12: «Dubbio è il desio fra libertade e morte». A me pare evidente che sia la Vergine, che anche nel Capitolo di preghiera è invocata dal poeta come «madre»: (vv. 3, 49, 91).