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e) A. Pompe ati, Un poeta della morte del Quattrocento. Nel voi. Saggi critici, Milano, Albrighi e Segati, 1916, pp.7-50. —Ottimo saggio, nel quale, oltre a un accurato e convincente commento estetico della Canzone , è da ammirare una vivace ricostruzione sintetica della figura del Collenuccio. f) L. Barboni-Bonucci, La Canzone alla Morte e le altre liriche di P. C, Pesaro, Federici, 1922. — Notevole è la disinvol- tura, con la quale l’A. riproduce integralmente, dandoli per suoi, lunghi brani tolti di sana pianta dalla mia monografia, citata solo a una prudente distanza. A parte ciò, il saggio, specie per quel che riguarda le possibili derivazioni leopardiane, contiene qualche osservazione non priva di finezza e di gusto. Credo però che su questo argomento non si possa ormai dire di piú e di meglio di quel che scrisse in tre righe definitive ( Primavera e fiore cit.) il Carducci: «La Canzone alla Morte , densa di stoicismo cristiano, «compensa il paganesimo dei poeti napoletani e l’epicureismo dei «toscani, e accenna nella desolata solitudine a una lontana so- «miglianza e parentela di regione con Giacomo Leopardi». Cfr. anche I. Della Giovanna, Una canzone leopardiana prima del Leopardi , nel voi. Note letterarie , Palermo, Pedone-Lauriel, 1888. 2. Responsio ad Magistratos Florentinos AD IUST1TIAM COHORTANTES. È la canzone composta dal Nostro per la stessa occasione per la quale scrisse il poemetto Florentia : come appare dal v. 11, fu anch’essa recitata in pubblico. Fu per la prima volta pubblicata dal Tartt, che la rinvenne in copia nel cod. Magliabechiano mi- sceli. cl. VITI, n. 47 a. c. 250: Pand. Coll. I. C. Pis. Li praetura Sua (Memoirs cit. pp. 311-314).

  • 3. Preghiera alla Vergine.

Capitolo da me per la prima volta pubblicato nel 1888, nel mio Pand. Coll ., pp. 222-25. È contenuto nei due codd. cinque- centeschi: Oliveriano 54 giá ricordato (a c. 21 b, con la designa- zione «Pandulphus Coll, pater») e n. 105 {Codd. S. Pantalei de Urbe, 22) della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele di Roma, raccolta di poesie sacre adespote, alcune delle quali appartengono a Girolamo Benivieni.