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Delle sei stampe cinquecentesche del Filotimo, l’ultima di Bergamo (1594) non ha alcun valore per la ricostruzione del testo, malfido e incerto nelle precedenti edizioni, perché non rappresenta che una raffazzonatura di queste, specialmente della romana del ’24, con frequenti tagli (alcuni forse imposti dalla censura ecclesiastica) di frasi e di interi periodi, con ammodernamenti di vocaboli e di costrutti, con rifacimenti arbitrari d’ogni maniera, che danno alla vivace operetta una fisionomia del tutto diversa da quella voluta dal suo autore. Perché il lettore possa avere un’idea di quel che s’è permesso l’ignoto curatore di questa stupefacente edizione, mi basterá citare fra i tanti questi pochi esempi:

Ediz. del 1524 Ediz. del 1594
... di questo non voglio che tu parli, ch’io ti faria portare questi piccoli segni dorati, che certo aresti il torto a biasmarli. ... non voglio perciò che di questi piccoli segni dorati, ch’io ti faccio portare, non ne parli, perché avresti gran torto a non me gli concedere.
Niuna piú dannosa peste al mondo si trova che ’l studio del privato emolumento, ove retto consiglio se recerchi; piú dicono li savi, che ’l volere sempre de ogni cosa trarre utile, ad homini ingenui e magnanimi in niun modo conviene; ma qual iustizia è che comporta... Niuna piú dannosa peste al mondo si trova, che il consiglio e il reggimento del privato (!), ove retto consiglio si ricerchi. Ma qual giustizia è quella che comporta...
... perché niuna piú indigna o iniqua cosa se trova che uno voglia a nozze, ad exequie, a sacrificii essere ad altri preferto; ma a la difensione de la patria, a le battaglie, a le dispute, a li iudicii, a le eternitá de le opere e in summa a le virili azioni, non solo postremo sia, ma perversamente operando gran sagacitade e parte de nobilitade extima le scienze e le bone arti sprezante (sic) [Leggi sprezzare], et a lo accumulare roba, non come civile patrizio, ma come villico quasi e castaido, ogni suo studio e industria sordidamente converte. ... Perché non a quelli, che alle nozze, ad essequie o sacrificii a gli altri si preferiscono: ma a coloro, che alla diffensione della patria, alle battaglie, alle dispute et all’opre d’eternitá si deve questa preeminenza d’honore.

Bartolomeo Gamba, che primo in tempi moderni diede opera, come abbiamo veduto, a rimettere in luce il Filotimo dormiente